
È stato ucciso da più persone, che lo hanno picchiato e ferito a colpi di accetta e altri oggetti contundenti, per poi lasciarlo privo di vita davanti al suo ristorante. Una vera e propria spedizione punitiva ai danni di Alessio Madeddu, 52 anni, pescatore e cuoco di Teulada trovato cadavere davanti al suo ristorante Sabor'e Mari, dove si trovava agli arresti domiciliari dopo una condanna per tentato omicidio. È quanto emerge dai primi accertamenti effettuati dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari, dal Ris, e dai colleghi della Compagnia di Carbonia, al lavoro da questa mattina sull'omicidio di Madeddu.

Vicino al corpo e lungo la stradina che conduce al ristorante, sono state rinvenute numerose tracce di sangue che potrebbero essere riconducibili sia alla vittima che agli assassini. Il corpo dello chef è stato scoperto questa mattina dalla figlia Alessia, che ha subito chiamato il 112. Al momento il movente è sconosciuto, i carabinieri stanno sentendo i parenti e i conoscenti del 52enne. I militari dell'Arma avrebbero già concentrato l'attenzione su alcuni sospetti che stanno sentendo in caserma in queste ore.
Lo scorso marzo Madeddu, 52 anni, di Teulada, era stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per duplice tentato omicidio, danneggiamento e resistenza. Nel novembre 2020 lo chef aveva assalito con una ruspa una pattuglia di carabinieri che in precedenza gli avevano ritirato la patente dopo che aveva rifiutato l'alcoltest. Arrestato, Madeddu aveva trascorso circa 5 mesi di custodia cautelare in carcere e dopo la condanna aveva ottenuto i domiciliari.