Lombardia, c’è un terzo dell’acqua: l’inverno parte in riserva

Un anno da dimenticare per le zone alpine e prealpine della Lombardia Soffrono i laghi, dove la portata è inferiore del 61,2% rispetto alla media

Lago basso a Lecco (foto archivio)

Lago basso a Lecco (foto archivio)

Milano -  L’inverno inizia con le scorte idriche ridotte di un terzo rispetto alla media 2006-2020 sull’area alpina e prealpina della Lombardia. Il bollettino Arpa sulle riserve idriche, emesso il 13 dicembre con il quadro aggiornato al 4 dicembre, evidenzia come le tre principali riserve d’acqua siano a livelli inferiori rispetto alla media degli ultimi 15 anni, , tanto che, a novembre, l’Autorità distrettuale del bacino del Po ha confermato lo scenario di severità idrica media. Non a caso il Tavolo regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica, che si è riunito mercoledì, sta continuando il monitoraggio, per non lasciarsi trovare impreparati. Guardando agli ultimi dati, il manto nevoso, prezioso per il rilascio d’acqua in primavera ed estate, ammonta in Lombardia a 554,4 milioni di m3, il 28,8% in meno della media 2006-2020. Quasi analogo il quantitativo degli invasi, 553,1 metri cubi, il 26,5% in meno rispetto alla media. Nei laghi, infine, mancano 519 milioni di m3: ce n’erano in media 848,6, mentre oggi ce ne sono 329,5, il -61,2%.

Entrando nel dettaglio dei singoli bacini, il totale attuale della riserva idrica del bacino del Toce-Ticino-Verbano è aumentato rispetto alla settimana precedente (+51.0%) e risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 (-44.4%). Il volume invasato nel lago maggiore, in particolare, ammonta a 79,8 milioni di m3, -74,9% (ma il 230,2% in più rispetto al minimo del 2006-2020). Nel bacino dell’Adda, la riserva d’acqua complessiva è di 424,4 milioni di metri cubi, -18,5%; il lago di Como, in particolare, è a quota 81,4 milioni di m3, -33,3% (ma +522,6% rispetto al minimo toccato nel 2006-2020). Anche nel bacino del Brembo si registra un -34,8% rispetto alla media 2006-2020: pesa, soprattutto, la carenza negli invasi (-52,6%), ma anche il manto nevoso è sotto i livelli normali (-23,2%). Quadro pressoché analogo nel bacino del Serio, -33,3%, con livelli negativi più elevati per gli invasi (-47,1%) rispetto al monte nevoso (-10,1%). Nel Bresciano, infine, il bacino dell’Oglio vede valori positivi per il manto nevoso (+4,6%), meno per gli invasi (-75,9%) e per il lago di Iseo (-51,5%). Va meglio nel bacino del Chiese-Eridio, -21,4%, con il lago d’Idro a -18,9% rispetto alla media 2006-2020. Nel bacino Sarca-Mincio, infine, si conta un volume di riserve idriche del 55,3% in meno rispetto alla media del 2006-2020. Il Garda ha 61,2% in meno del volume medio del 2006-2020 ed è sotto anche rispetto al minimo del periodo (-18,1%).