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Lite durante un battesimo: carabiniere ferito alla testa. Un arresto per tentato omicidio

Acireale, il militare è grave e la prognosi è riservata. Tutto sarebbe nato per questioni di posti ridotti in chiesa durante la celebrazione di un battesimo

Ambulanza del 118

Acireale (Catania) - Una lite per un posto in chiesa, durante un battesimo, si trasforma in tragedia. Succede ad Acireale, in provincia di Catania dove oggi, domenica 5 settembre, un carabiniere è stato ferito gravemente  mentre tentava di sedare una lite. All'esterno della chiesa Santa Maria degli Ammalati della frazione di Guardia Manfano, il vicebrigadiere Sebastiano Giovanni Grasso, 43 anni, in quota alla stazione di Aci Sant'Antonio, libero dal servizio, è stato ferito gravemente al collo da un colpo di pistola esploso da un 69enne intento a litigare con alcuni familiari.

Il militare è stato portato presso l'ospedale di Catania con una sospetta lesione al midollo, mentre l'aggressore è stato bloccato sul posto dai carabinieri della Compagnia di Acireale.

La lite sarebbe iniziata all'interno della chiesa durante una cerimonia di battesimo per questioni di posto ridotto a causa del Covid e avrebbe visto coinvolti un giovane e i parenti della sua ex compagna. Nel litigio sarebbe intervenuto il padre del giovane che impugnado una pistola, proprio accanto alla chiesa, ha sparato contro il brigadiere dei carabinieri che si trovava per caso in quel posto. Il militare ha riferito di aver notato all'esterno della chiesa una lite tra una decina di persone e una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile, intervenuta per l'alterco. Ha quindi deciso di avvicinarsi per dare supporto ai colleghi, venendo quindi colpito dal proiettile. Il vicebrigadiere, raggiunto da un solo colpo d'arma da fuoco, sarà sottoposto a operazione chirurgica. La pistola dell'aggressore, un revolver calibro 38, era regolarmente detenuta. Nel frattempo il 69enne che ha sparato è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco su provvedimento della Procura di Catania.