REDAZIONE CRONACA

Accoltellata mentre faceva jogging: resta grave. E il movente della rapina non convince

La 26enne Marta Novello è stata colpita con venti fendenti alle spalle. L'aggressore non ha neanche 17 anni

Marta Novello in un'immagine tratta dal suo profilo Facebook

Mogliano Veneto (Treviso) -  Resta in gravi condizioni, ricoverata in terapia intensiva dell'ospedale di Treviso, Marta Novello, la 26enne che ieri sera è stata accoltellata da un ragazzo di quasi 17 anni mentre stava facendo jogging in una stradina di campagna nei pressi di Mogliano Veneto, dove abita.  Il giovane aggressore, fermato dai carabinieri, è accusato di tentato omicidio per aver accoltellato almeno una ventina di volte alle spalle la giovane. Il fatto è accaduto ieri sera lungo una via di campagna a Marocco di Mogliano. I carabinieri stanno indagando per scoprire le motivazioni dell'aggressione.

Ieri si era fatta strada l'ipotesi di un tentativo di rapina finito nel sangue davanti alla reazione della ragazza. Il ragazzino stesso, che al momento dell'aggressione si trovava in bicicletta, ha ammesso la tentata rapina ma è un movente che non convince del tutto gli investigatori. L'aggressore ha trascorso la notte nel carcere minorile di Treviso e oggi nell'udienza di garanzia verrà sentito dal magistrato della Procura dei minori di Venezia incaricato di seguire il caso.

Teatro dell'accaduto, una tranquilla strada di campagna, via Marignana, sulla quale si affacciano un paio di ristoranti e alcune ville venete abitate da famiglie della Treviso-bene. La vittima stava correndo lungo il bordo della strada alberata quando, secondo quanto riferito dai testimoni, è stata avvicinata dal ragazzino in bicicletta. Tra i due, entrambi italiani con residenza a Mogliano, è nata una colluttazione durante la quale la giovane è stata colpita con una ventina di fendenti. Dopo l'aggressione la vittima è finita nel fossato che costeggiata la via. Anche il minorenne ha perso l'equilibrio ed è caduto in acqua. Alcuni operai transitati pochi minuti dopo l'aggressione con la loro auto hanno notato la bicicletta capovolta e si sono fermati. Ignari di quanto era realmente accaduto, hanno pensato a un incidente. Hanno aiutato prima l'aggressore a uscire dall'acqua, poi hanno fatto lo stesso con la donna. Solo dopo averla distesa sull'asfalto si sono accorti che era incosciente e coperta di sangue. Mentre un elicottero l'ha trasportata in gravi condizioni all'ospedale di Treviso, i carabinieri hanno bloccato il ragazzo e recuperato l'arma usata per l'accoltellamento.