Cremonese: dopo la promozione all'ultimo respiro, la festa e la gioia

La conquista della promozione in serie A per Pecchia è frutto di gran lavoro e un ambiente unito come non mai

Fabio Pecchia

Fabio Pecchia

Cremona, 7 maggio 2022 - È davvero difficile trovare le parole per descrivere la gioia e la festa che hanno fatto letteralmente impazzire la Cremonese al termine dell’indimenticabile vittoria conquistata a Como che, unita alla sconfitta patita dal Monza a Perugia, ha spalancato le porte della serie A ai grigiorossi, che mancavano dalla massima divisione dall’ormai lontana stagione ‘95/96. Un’osservazione ribadita anche da Fabio Pecchia, il “costruttore” di questa grande impresa, che si è concretizzata nel modo più emozionante ed inatteso. Solo tre settimane fa, nel momento di entrare in dirittura d’arrivo, il grande traguardo sembrava a portata di mano per Ciofani e compagni, primi in classifica e padroni del loro destino. Le sconfitte con Crotone e Ascoli, tanto inattese quanto “dolorose”, hanno ribaltato tutto, trasformando la promozione diretta in un obiettivo da inseguire, un’impresa che è stata trasformata in una fantastica realtà nella notte del “Sinigaglia”, dove i desideri a lungo repressi dei tifosi cremonesi sono sbocciati nel modo più bello.

Gli stessi giocatori hanno ammesso di avere passato la notte insonne a causa dell’adrenalina accumulata in corpo, mentre il tecnico che ha reso possibile questo grande sogno collettivo ha evidenziato che si tratta del frutto non solo del grande lavoro portato avanti per tutti questi mesi da un gruppo compatto e motivatissimo, ma anche della coesione con tutto un ambiente che ha condiviso il cammino compiuto sul campo dalla squadra. Un organico che è stato allestito dalla dirigenza (adeguatamente sostenuta dalla proprietà) puntando forte su un manipolo di giovani di belle speranze (Carnesecchi, Fagioli, Okoli, Gaetano, Valeri), completato da alcuni elementi di provata esperienza (Bianchetti e Ciofani in primis). Due anime che si sono amalgamate per tornare a colorare di grigio e di rosso il centro di Cremona, per una gioia tanto attesa quanto meritata. La formazione di mister Pecchia, in effetti, non è partita dalla prima fila in una delle stagione più equilibrate della serie B, ma ha avuto il merito di procedere con il suo passo, senza disunirsi, sino all’apoteosi finale. Ed ora, mentre ancora si cerca di smaltire la “sbornia” di una gioia difficile da descrivere il pensiero di dover affrontare i grandi della serie A è solo un motivo d’orgoglio in più per una città che ah ritrovato il suo posto tra i top del calcio. Luca Marinoni