Cremonese: ripartire per completare l'operazione salvezza

Anche la serie B sembra destinata a chiudere la stagione sul campo e la società grigiorossa attende di conoscere le disposizioni definitive del protocollo prima di entrare nel vivo della ripresa

La Cremonese

La Cremonese

Cremona, 14 maggio 2020 - Anche per la serie B la strada del ritorno in campo sembra sia la strada principale per chiudere questa stagione flagellata dall’emergenza sanitaria. Se la serie A ha addirittura indicato in sabato 13 giugno la data della ripartenza, in questo momento i tempi per il torneo cadetto sembrano più lunghi (si parla della possibilità di “sforare” anche l’inizio di agosto), ma il presidente della Lega di serie B, Balata, ha ammesso le sue intenzioni: “Vogliamo ripartire e chiediamo ancora con maggiore forza di essere tutelati e valorizzati dal sistema calcio”.

Una volontà che sta creando qualche divisione tra le società, anche se è in crescita il numero dei favorevoli alla ripresa, come ha sottolineato il presidente del Pordenone, Lovisa: “Solo il campo può emettere i verdetti di questa stagione, altrimenti la parola passerà ai tribunali”. Una posizione più che chiara, nella direzione di quelle squadre che hanno già ripreso a buon ritmo la preparazione. Sul fronte degli incerti rimangono comunque ancora alcune voci, preoccupate soprattutto dalle ingentissime spese che si renderanno necessarie per rispettare il protocollo che dovrà accompagnare la ripresa. Per quel che riguarda in particolare la Cremonese, la società di via Postumia si trova in una posizione che potremmo definire di stand by, visto che attende di conoscere nei dettagli quelle che saranno le prescrizioni di questo attesissimo protocollo.

Nel frattempo la prima regola è quella di tutelare la salute dei suoi tesserati e per il momento il Centro Arvedi, anche se è stato attentamente sanificato, non ha ancora ospitato la ripresa degli allenamenti dei grigiorossi che sono tutti a disposizione di mister Bisoli tranne lo sloveno Celar e l’olandese Boultam. I due stranieri devono ancora rientrare in Italia e sostenere i quindici giorni di quarantena previsti per chi arriva dall’estero. Durante tutta questa lunga sosta forzata, i giocatori hanno cercato di mantenersi in forma allenandosi da casa e tenendo i contatti via skype e via social. Il poter tornare a lavorare sul campo, comunque, rappresenta una cosa ben diversa per capitan Claiton e compagni, che hanno comunque ammesso la loro voglia di riprendere il cammino stagionale e di riuscire a mostrare nei prossimi mesi quello che è mancato dall’inizio di un campionato aperto con grandi aspettative e che poi, purtroppo, ha imprigionato nelle retrovie una Cremonese che in questo momento occupa la quartultima posizione e deve inseguire la salvezza.

Proprio la permanenza in B è stato indicato come l’obiettivo fondamentale da acquisire alla ripresa del torneo, anche perché in questo momento i grigiorossi sono costretti a guardare avanti con la fondata preoccupazione di sfuggire quel quarto posto destinato a scendere in serie C che rappresenta una seria incognita per Bisoli (che dal suo arrivo a Cremona ha potuto sedere sulla panchina per una sola partita) ed i suoi ragazzi. Un inseguimento alla salvezza che dovrà fare i conti, oltre che dalle consuete difficoltà proposte dagli avversari, anche con le voci insistenti del mercato che non si fermano davvero mai. Indiscrezioni che stanno coinvolgendo giocatori come Ceravolo, Ciofani, Deli e Mogos, ma anche Arini e Gaetano. In questo momento, però, in casa grigiorossa c’è una sola parola d’ordine che coinvolge tutto il gruppo ed è quella di condurre in salvo la Cremonese come prima cosa, a tutto il resto si potrà cominciare in seguito…