Immigrati, il sindaco di Crema iscrive 4 stranieri all'anagrafe e poi si autodenuncia

Il decreto sicurezza vieta la concessione della resideneza ai richiedenti asilo ma per Stefania Bonaldi un'interpretazione dell'articolo 13 dello stesso dispositivo lo permetterebbe. E' scontro

Il sindaco Stefania Bonaldi

Il sindaco Stefania Bonaldi

Crema (Cremona), 29 marzo 2019 - Il sindaco di Crema ha iscritto all’anagrafe quattro richiedenti asilo e poi ha passato gli atti al prefetto. Questa la notizia che da qualche giorno circola in Comune e che è stata confermata ieri. Secondo le informazioni raccolte il sindaco si è fatta abilitare all’utilizzo del programma informatico che gestisce l’anagrafe del Comune.

Da tempo, infatti, l’ufficio è completamente informatizzato e possono operare sull’archivio solo le persone abilitate, cioè quelle che vi lavorano. Il sindaco ha chiesto l’abilitazione in quanto ha voluto procedere all’iscrizione di persona, rispondendo di questo atto senza coinvolgere le dipendenti e il capo dell’ufficio. L’abilitazione al sindaco è pervenuta lo scorso 15 marzo e dalla settimana successiva la Bonaldi ha preso visione delle domande e sino a ieri ha iscritto nei registri della residenza quattro persone. Una prima iscrizione sarebbe avvenuta la scorsa settimana, mentre altre tre sono state formalizzate in questa. In un caso, probabilmente la prima iscrizione, si sarebbe trattato di un cambio di residenza da parte di uno straniero richiedente asilo che già abita in città ma che ha cambiato casa, mentre negli altri tre casi ci sarebbe stata l’iscrizione al registro delle residenze ex novo. Secondo la legge sulla sicurezza a nessun richiedente asilo può essere concessa la residenza, mentre secondo il sindaco di Crema questa possibilità ci sarebbe, grazie a un’interpretazione dell’art. 13 della stessa legge, interpretazione che le è stata fornita da avvocate a lei vicine, come il sindaco stesso ha riferito in una lettera di un paio di settimane fa, nella quale afferma di voler procedere all’iscrizione quando si presenterà il caso e poi immediatamente di trasmettere l’atto al prefetto perché possa avallare o respingere l’atto. Inoltre, quando gli atti sono stati perfezionati, il tutto è stato trasferito al prefetto e questo ultimo passaggio è avvenuto ieri mattina.

Secondo alcuni giuristi l’iscrizione al registro dei residenti di richiedenti asilo è contraria alla nuova legge e se questa circostanza fosse confermata, il sindaco potrebbe incorrere in una denuncia. Resta da dire che parecchi comuni erano in attesa di questo atto e nei giorni scorsi avevano chiamato l’ufficio preposto per essere messi a conoscenza delle procedure adottate e verificare poi se anche per il proprio comune sarebbe stato possibile instaurare questa procedura. Ora si attende il parere del prefetto di Cremona, Paola Picciafuochi.