REDAZIONE CREMONA

Care tasse, a Crema un altro anno di stangate

Bilancio di Crema 2015: le tasse non cambiano. Avrebbe dovuto esserci un ripensamento nazionale e invece accanto alla voce Tasse 2014 è stato semplicemente aggiunta la voce “e 2015” di Pier Giorgio Ruggeri

Tasse

Crema, 10 arzo 2015 - Bilancio di Crema 2015: le tasse non cambiano. Avrebbe dovuto esserci un ripensamento nazionale e invece accanto alla voce Tasse 2014 è stato semplicemente aggiunta la voce “e 2015”. Discorso chiuso. Per quanto riguarda il comune di Crema, la scelta di anticipare il bilancio al 31 marzo mette l’Amministrazione in condizione di dover inserire delle voci di previsione. Quel che invece è già definitivo è la voce delle tasse e relative entrate, visto che non cambia nulla. Quindi Imu, Tasi e Tari restano invariate, cioè ai massimi consentiti. Unica variazione: l’anticipo di tassazione del 50% viene portato al prossimo mese di giugno, anziché nel mese di settembre, come fu nel 2014.

Inoltre, questo anticipo si calcolerà su quanto pagato lo scorso anno. Fine. Se dobbiamo parlare di cifre, la Tasi (tassa sui servizi indivisibili), resta al 3.3%, quella più alta possibile. Crema è l’unico paese del territorio ad avere una tassazione così elevata, dovuta al fatto che l’Amminsitrazione ha deciso di introdurre degli sconti per chi ha un immobile che vale al catasto sotto i 500 euro. Tre gli scaglioni che hanno diritto a uno sconto, ma questo significa dare la possibilità al Comune di aggiungere all’aliquota massima uno 0.8% che porta la tassa al 3.3%.

Lo scorso ottobre il Comune introitò circa 2.8 milioni di euro, mentre a gennaio, a conti fatti, i soldi incassati furono 5.023.749,40 euro, dei quali 591.614,22 da passare allo Stato, per un utile netto nelle casse comunali di 4.432.135,07 euro. Passiamo alla tassa sui rifiuti (Tari) che lo scorso anno suscitò grandissime proteste, specie da parte degli artigiani con bottega, che si videro moltiplicare i costi. Ma le proteste non hanno fatto cambiare di una virgola la sostanza e anche quest’anno la storia si ripete. Introito previsto per il Comune dalla tassa sui rifiuti: 11milioni di euro. Infine l’Imu, l’imposta immobiliare unica, che porta nelle casse comunale 13,5 milioni di euro e che è a carico dei proprietari di seconde case che pagano l’1% del valore catastale, se l’abitazione non è affittata, e lo 0.7% se è affittata, dove il restante 0.3% è a carico dell’inquilino.