Omicidio Beccalli, due fratture sul viso di Sabrina

Ris al lavoro anche su alcune tracce chimiche trovato sul corpo carbonizzato

Sabrina Beccalli

Sabrina Beccalli

Crema, 1 maggio 2021 - Due piccole fratture sul viso di Sabrina. Esami affidati al Ris per tracce chimiche trovate sul corpo. Rimane il mistero su quanto accaduto la notte di Ferragosto 2020 in una casa in via Porto Franco, a Crema e sulla morte di Sabrina Beccalli, 39 anni.

Alessandro Pasini, suo amico, è in carcere accusato di omicidio e distruzione di cadavere per avere dato fuoco alla Fiat Panda della donna sulla quale aveva caricato il corpo. É di 120 pagine la consulenza firmata da Cristina Cattaneo. L’anatomo patologo, lavorando su minuscoli frammenti, ha ricostruito il corpo per circa il 30% con buona parte della teca cranica. Sono state riscontrate fratture che possono anche essere state prodotte dal fuoco. Nella zona mascellare-mandibolare destra due micro fratture che non sono da collegare alle fiamme. La loro natura contusiva potrebbe essere dovuta a un colpo violento o all’impatto con una superficie rigida per una caduta. Sono state individuate sostanze chimiche nelle ossa craniche: saranno i Ris a dire di quale natura o provenienza, se si tratta di residui metallici compatibili con la contaminazione all’interno dell’auto o se hanno un’altra origine. Dalle analisi dei capelli è emerso che poche ore prima di morire la Beccalli aveva assunto cocaina, ma non è possibile stabilire in che quantità. Per l’avvocato Paolo Sperolini, difensore di Pasini, la consulenza è compatibile con la versione del suo assistito. L’uomo ha sempre attribuito il decesso di Sabrina a un mix di eroina e cocaina. Quella notte, dopo essersi assopito, venne svegliato da un tonfo. Entrò in bagno e trovò Sabrina a terra, accanto alla vasca, il volto insanguinato. In preda al panico, decise di bruciare il corpo.