Sabrina Beccalli, il rebus delle ossa richiede tempo

Ancora un rinvio per il deposito delle perizie sui resti consegnati ai consulenti che indagano sulle cause della morte della 39enne di Crema

Sabrina Beccalli

Sabrina Beccalli

Crema (Cremona)- Ancora un rinvio per il deposito delle perizie sui resti consegnati ai consulenti che indagano sulle cause della morte di Sabrina Beccalli, la donna di Crema, 39 anni, il cui cadavere è stato bruciato nella sua auto nelle campagne di Vergonzana, la sera di Ferragosto. Il medico legale Cristina Cattaneo ha chiesto e ottenuto un quinto rinvio, altre due settimane per depositare gli esiti del suo difficile lavoro.

Le indagini sui piccoli frammenti ritrovati sulla Panda di Sabrina sono tutt’alto che semplici da analizzare e di qui la complessità dell’incarico e il lungo tempo necessario per svolgerlo. Tuttavia, è trapelata un’indiscrezione importante: le ossa ritrovate sulla vettura appartengono sicuramente a Sabrina Beccalli. È risultato decisivo il riscontro della mandibola rinvenuta a bordo della Panda e che è stata messa a confronto con l’esame radiografico della Beccalli che dieci anni prima si era recata presso la clinica diagnostica Sanitas di Crema, per una cura odontoiatrica. Oltre alla relazione del medico legale, sono attese anche quelle dell’antropologa forense Debora Mazzarelli, specializzata nella ricostruzione di cadaveri e quella di Domenico Di Candia, ordinario di Tossicologia all’università di Milano, che deve dire se abbia trovato tracce di stupefacenti nei tessuti sui quali ha indagato. Per questa vicenda è in carcere Alessandro Pasini dal 18 di agosto scorso accusato dell’omicidio di Sabrina Beccalli.