
SONCINO (Cremona) Intervento dei carabinieri di Romanengo l’altro pomeriggio a Soncino, chiamati dai vicini che avevano sentito urla provenire da...
SONCINO (Cremona) Intervento dei carabinieri di Romanengo l’altro pomeriggio a Soncino, chiamati dai vicini che avevano sentito urla provenire da un appartamento. Quando i militari sono arrivati, hanno notato un uomo che stava salendo su una bicicletta e che alla loro vista ha lasciato il mezzo ed è rientrato in casa. Poco distante nel cortile dell’abitazione c’era una persona di mezza età, poi identificato come il padre dell’uomo rientrato in casa, in compagnia di una parente. Il padre ha parlato con i carabinieri, spiegando che era fuori casa in quanto aveva avuto un diverbio con il figlio che era ubriaco e che durante il litigio gli aveva messo le mani addosso.
A quel punto i carabinieri sono entrati in casa dove il figlio violento si era rifugiato e hanno trovato un’anziana che ha riferito di aver a sua volta subìto le intemperanze del nipote, che a un certo punto l’aveva colpita e fatta cadere a terra. Il responsabile di è stato trovato nella propria camera da letto, palesemente alterato. I militari lo hanno arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e portato in caserma.
Dopo l’identificazione l’uomo è stato messo in guardina dove è rimasto fino a ieri mattina, quando è stato portato in Tribunale a Cremona per essere giudicato con il rito direttissimo. Il giudice ha convalidato l’arresto e poi ha deciso di liberarlo in attesa del processo, obbligandolo a non avvicinarsi né all’abitazione né ai propri parenti e imponendogli di indossare il braccialetto elettronico. Dopo di che, è stato lasciato libero. Attenderà il processo senza la possibilità di recarsi a casa dei aprenti e senza poterli incontrare, pena l’arresto immediato.
Pier Giorgio Ruggeri