DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Si dimezzano i matrimoni religiosi. E chi arriva all’altare già convive

L’ufficio Statistica provinciale ha elaborato i dati 2018 che l’Istat ha raccolto dalle Anagrafi municipali

Negli ultimi 15 anni le nozze sia in chiesa sia in Comune sono calate del 18%

Cremona, 1 marzo 2020 - Il fatidico sì è sempre più raro. A dirlo sono i numeri dell’ufficio Statistica della Provincia di Cremona, sulla base delle rilevazioni Istat 2018 fatte da Istat attraverso le Anagrafi comunali. Ebbene in 15 anni il numero dei matrimoni è crollato del 18%, con un calo del 50% dei riti religiosi e un aumento del 39% di quelli civili. I numeri assoluti parlano di 1.032 matrimoni celebrati in provincia di Cremona: la maggior parte, il 61%, con rito civile e il 39% con rito religioso.

Dato positivo sembra essere che nel 2018, comunque, rispetto all’anno precedente si registra un trend invertito con una crescita del 10% di chi ha scelto di sposarsi. "Le ragioni sono molteplici, dal calo demografico che comincia a farsi sentire, al rimandare la decisione, inoltre diversi giovani vanno all’estero", sottolinea don Enrico Trevisi, coordinatore del tavolo pastorale “Comunità educante famiglia di famiglie“, che aggiunge: "Queste sono anche ragioni parziali, le più consistenti devono ricercarsi nella fatica durevole che lega la vita, per cui impegnarsi a fare in modo che sia bello e che possa contraddistinguere l’interezza dell’esistenza. In secondo luogo sempre di più la vita la si gestisce come si vuole senza riferimento al trascendente, a Dio che ci salva dalla precarietà della vita stessa. La terza ragione è la precarietà, anche dal punto di vista sociale ed economico".

Nel 75% dei casi si è trattato di primi matrimoni, mentre quelli successivi sono stati il 25%. Nei primi matrimoni l’età media dello sposo è stata di 35,5 anni e quella della sposa di 32,5 anni. Se si considerano i matrimoni successivi, l’età media dello sposo divorziato è stata di 53,4 anni e della sposa divorziata di 46,5 anni, mentre se si tratta di persone rimaste vedove, l’età media dello sposo è stata di 71,5 anni e della sposa 50,5 anni. «Chi sceglie di sposarsi in chiesa nel 90% dei casi già convive, la convivenza è vista come uno step verso una maturazione a scegliere il matrimonio", commenta don Enrico. Per quanto riguarda il regime patrimoniale, nella maggioranza dei casi è la separazione dei ben; mentre nell’82% dei casi la coppia è formata da cittadini di nazionalità italiana. Infine il mese preferito per convolare a nozze è settembre, seguito da giugno.