D.R.
Cronaca

Chi è Marco Melega: dai soldi con le vendite online e la musica house alla condanna per truffa

L’imprenditore cremonese residente nel Bresciano ha iniziato la carriera da giovanissimo, sfruttando il marketing piramidale. Il boom con l’ecommerce, ma secondo i giudici i suoi clienti non avrebbero mai visto la merce acquistata

Cremona, 25 dicembre 2023 – Le offerte di prodotti di ogni genere a prezzi concorrenziali su siti di ecommerce, i successi nel mondo della musica, la condanna in primo grado con l’accusa di truffa e frode fiscale. E l’ultima “impresa”, in ordine di tempo, quando ha avuto la bella pensata di pulire la sua Lamborghini con le cartelle esattoriali ricevute, per un importo complessivo di 50 milioni di euro. 

Marco Melega, imprenditore cremonese residente nel Bresciano, non smette di far parlare di sé. Per motivi invero non troppo edificanti. Classe 1972, la sua carriera si è sviluppata dall’inizio degli anni ‘90 su un doppio binario, le attività nell’imprenditoria e nella pubblicità ma anche un’avventura nel mondo della musica da discoteca.

Gli inizi

Nel 1992, a soli 20 anni, Melega fonda la System Mail Organization, agenzia che si occupa di diffondere prodotti editoriali, facendo uso del metodo di marketing piramidale, fattispecie che iniziava ad affermarsi proprio in quegli anni nel nostro Paese.

L’iniziativa si rivela un successo, ma porta al giovane Melega i primi guai, quando la trasmissione Mi manda Lubrano gli contesta il sistema di diffusione, dietro il quale si nasconderebbe una sorta di catena di Sant’Antonio. 

Nella pubblicità

Successivamente l’intraprendente giovanotto cremonese si reinventa pubblicitario, fondando l’agenzia Agoros. Il marchio appare su numerosi media, dalle riviste alla tv, e rappresenta il primo passo nella strategia che porterà Melega a diventare il “re delle vendite online”.

A inizio 2000 si butta nel mondo del calcio, associando il suo marchio, fra gli altri, all’Inter e ad alcune partite internazionali, in particolare nelle coppe europee. 

L’avventura nell’ecommerce

I soldi veri arrivano con l’ecommerce. Anche se, almeno secondo quanto stabilito dalla sentenza di primo grado che ha condannato Melega a una pena di oltre 10 anni, meglio sarebbe parlare di finto ecommerce. L’imprenditore avrebbe costruito una rete di società intestate a prestanome e teste di legno con le quali avrebbe riciclato a suo vantaggio i proventi di una vivacissima attività di commercio in rete.

Melega avrebbe venduto di tutto: vino, carburante, prodotti casalinghi, abbigliamento. Anche qui, però, sempre a stare alle risultanze dell’inchiesta, sarebbe meglio dire “si sarebbe fatto pagare”. A quanto sembra, infatti, gran parte della merce non sarebbe mai stata consegnata agli acquirenti. L’imprenditore-producer, ovviamente, contesta questa ricostruzione e si dichiara innocente.

La moneta complementare

Poteva mancare il tentativo di sfondare nel mercato delle monete complementari? Crevit, EuroBexB, Eurocredito: questi sono i nomi suggestivi delle valute “inventate” o acquisite da Melega a partire dal 2010. Anche su questo fronte, però, non sono mancati i dubbi.

I guadagni sulle commissioni, i piani di rientro a cui sarebbero andati incontro alcuni sottoscrittori, il nome “moneta” affibbiato a quelli che altro non erano che buoni spesa virtuali, una struttura societaria con sede divisa fra Milano e Hong Kong hanno fatto storcere il naso a più di un esperto al settore.

La passione per la musica

Melega dalla fine degli anni ‘90 ha avviato una serie di iniziative nel mondo della musica, specializzandosi in house e in altri stili danzerecci. Debutta nel 1997, con Enzo Fargetta e Marco Biondi, lanciando Brazil Confusion, artista che azzecca una hit con il remake di “Ain’t no sunshine”, storico inno soul firmato da Bill Withers. 

Seguono compilation dedicate alla musica house, un colpo da hit parade con un’altra rivisitazione, quella di "In alto mare”, immortale brano cantato da Loredana Bertè e scritto da Mario Lavezzi, la fondazione (o acquisizione) di etichette come Cdyourself e Level One.

Nel 2021 il ritorno sul mercato con la creazione della Vibranium, marchio che esordisce con un singolo a cui partecipa il giamaicano Sean Kingston che accompagna lo stesso Melega (con lo pseudonimo MasterM).