L’omicidio di Sabrina Nuove tracce nella casa

Crema, sopralluogo nell’abitazione della tragedia e in quella di Alessandro Pasini

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di Gabriele Moroni

e Pier Giorgio Ruggeri

Oltre nove ore di sopralluogo sia nella casa della tragedia sia in quella di Alessandro Pasini. Ieri prima delle 9 in via Porto Franco si sono trovati tutti gli interessati al caso di Sabrina Beccalli (foto a destra), la donna di 39 anni morta nell’appartamento in circostanze che la Procura sta cercando di appurare e per la quale è in carcere, con l’accusa di omicidio e di distruzione di cadavere, Alessandro Pasini, 45 anni. Al termine del sopralluogo l’avvocato Antonino Andronico, che cura gli interessi della famiglia Beccalli, si è mostrato soddisfatto: "Abbiamo controllato tra l’altro la finestra che era semi-aperta e constatato che guarda proprio in direzione di via Isonzo, dove abita la donna che ha sentito gridare Sabrina, intorno alle 4.30 di Ferragosto". Parlano di tracce anche i consulenti della famiglia Beccalli: "Sono state repertate nuove tracce - ha detto Edi Sanson - che devono essere attribuite. C’è sangue sul ballatoio, sul corrimano e sulle scale", si potrebbe trattare del sangue perso dal cadavere mentre veniva portato giù dalle scale per essere sistemato in auto.

Di parere diverso l’avvocato di Pasini, Paolo Sperolini, e del suo consulente, il medico legale Angelo Grecchi: "La versione di Pasini esce confermata dai riscontri acquisiti". Nella casa di Pasini i carabinieri hanno prelevato un casco da motociclista, una chiave nascosta sotto il sellino di un motorino e fotografato alcuni vestiti da donna. Nell’appartamento è entrato anche il tossicologo Domenico Di Candia, incaricato dalla Procura. Quattro ore di sopralluogo hanno comunque evidenziato la presenza di sangue in più parti della casa. Poco sul letto e nel bagno, parecchio sul ballatoio e sul corrimano, qualcosa sulle scale. Da quanto emerso potrebbe emergere un’ipotesi che vede Pasini e la Beccalli litigare sul letto. Lui la colpisce, lei fugge e grida. Arriva sul ballatoio dove la raggiunge Pasini. C’è una colluttazione in seguito alla quale probabilmente la donna viene colpita, batte la testa sul corrimano, perde molto sangue e muore. Pasini avvolge il cadavere in una coperta, va a prendere la Panda che porta all’interno del cortile, torna a prendere il cadavere che infila nell’auto che poi parcheggia davanti alla casa. Quindi rientra e lava tutto l’appartamento. Infine, se ne va a casa per ritornare nel pomeriggio a prendere la Panda, portarla a Vergonzana e infine, tornare alla sera per darle fuoco.