PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Zio punta fucile contro nipote e minaccia di spararle: nei guai

Credera Rubbiano, sequestrate tre armi che l’anziano deteneva per la caccia

Sul posto sono intervenuti i carabinieri

Credera Rubbiano (Cremona), 15 luglio 2016 - Mesi di discussioni, spesso per futili motivi tra vicini di casa che, oltretutto, sono parenti. Si tratta di uno zio e di una nipote: l’uomo durante un diverbio ha puntato un fucile da caccia contro la donna, minacciandola di morte. Nell’ultimo litigio dunque i gesti sono stati pesanti e gravi, tanto da allarmare la donna e spingerla ad avvertire i carabinieri, che prontamente sono intervenuti per evitare il peggio. È successo mercoledì nel Comune di Credera Rubbiano. Dopo un violento alterco tra nipote e zio, l’uomo, un settantaquattrenne del posto, è rientrato nella sua abitazione e ne è uscito armato di fucile da caccia. Lui, cacciatore esperto, detiene l’arma regolarmente con la necessaria licenza. L’anziano si è avvicinato minaccioso alla nipote e le ha comunicato che la prossima volta che avrebbero litigato, non avrebbe esitato a porre fine alla discussione sparandole un colpo di fucile e ammazzandola.  Poi lo zio è rientrato in casa, come se nulla fosse. A quel punto però la donna, preoccupata per quanto aveva appena subito, ha allertato i carabinieri della stazione del vicino paese di Montodine, competente per il territorio, per chiedere il loro intervento spiegando la situazione. Una pattuglia è arrivata a Credera Rubbiano, i militari hanno bussato alla porta dell’anziano. Una volta dentro all’abitazione, i carabinieri gli hanno chiesto dove tenesse le armi da caccia e si sono fatti consegnare tre fucili, tutti legalmente detenuti per l’esercizio della caccia. A quel punto hanno spiegato la situazione all’anziano cacciatore. La nipote che aveva subito la minaccia non si era sentita sicura ad avere come vicino un parente armato e che, fosse anche solo in un impeto d’ira più acceso del solito, le aveva comunicato di pensare di utilizzare le armi per dirimere, per sempre, le questioni che gli stavano a cuore. Le armi, quindi, sono state portate al comando dei carabinieri e i militari hanno denunciato l’anziano zio per minaccia aggravata. Inoltre hanno avanzato la richiesta di una revoca del porto d’armi per uso caccia.