REDAZIONE CREMONA

Il San Domenico chiude in attivo, bagarre per il nuovo presidente

Crema, sfida tra maggioranza e opposizione per Strada e Tupone di Pier Giorgio Ruggeri

ATTENTI Alcuni cittadini presenti al consiglio comunale di Crema

Crema, 20 ottobre 2015 - Ultimo atto del consiglio uscente della Fondazione San Domenico, che regge il teatro e l’istituto musicale Folcioni. E con l’ultima riunione del consiglio, decaduto a giugno ma ancora in carica per votare il bilancio, c’è attesa per l’insediamento del nuovo (già scelti in Comune Giuseppe Strada, Fausto Lazzari e Domenico Baronio) e l’elezione del presidente (vista l’indisponibilità dell’uscente Giovanni Marotta). Partiamo comunque dal bilancio: si chiude infatti con il bilancio in positivo di 22mila euro. Il totale del bilancio parla di 955mila euro di entrate a vario titolo e di risparmi diffusi in quasi tutti i campi. Per esempio, i costi amministrativi si fermano a 162mila euro, con un risparmio del 12% rispetto all’anno precedente e, in generale, quasi tutte le uscite subiscono una riduzione del 10%. Licenziata questa incombenza, ora si devono nominare i nuovi consiglieri. Solo un istituto bancario ha ottemperato a questa esigenza, mentre gli altri soci fondatori, ai quali spetta un posto in consiglio, attendono le mosse del Comune, che proprio nel consiglio di ieri sera ha scelto i propri rappresentanti.

E le mosse in municipio sono importanti perché, per la prima volta nella storia della fondazione, il nuovo presidente sarà emanazione della maggioranza politica comunale. Di più, pare proprio che sul nome di Giuseppe Strada non ci sia convergenza piena. L’ex preside dell’istituto Pacioli gode dei favori dell’Amministrazione, ma difficilmente sarà votato da tutti i nuovi consiglieri della Fondazione, tant’è vero che nelle ultime ore è stata avanzata dalle opposizioni una diversa candidatura che potrebbe raccogliere i favori di molti, cioè quella di Enrico Tupone, esperto bancario il cui nome era stato fatto lo scorso anno, all’indomani dell’annuncio da parte di Marotta di considerare chiusa la sua esperienza con la Fondazione. Tupone è uomo di cultura e non può certo essere considerato di destra, ma difficilmente il sindaco Stefania Bonaldi rinuncerà a Strada.

di Pier Giorgio Ruggeri