Droga dello stupro trovata in casa "L’adopero per pulire le tapparelle"

La polizia ha chiesto del pacco di Gbl dall’Olanda al 40enne cremasco, incensurato: è detersivo, ha risposto

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di Pier Giorgio Ruggeri

Arrestato un 40enne di Crema trovato in possesso di un chilo e 3 etti di droga dello stupro, ordinata via Internet e intercettata all’aeroporto Fiumicino. L’operazione che ha portato in galera il cremasco ha preso spunto da un pacco sospetto, atterrato dall’aereo di un corriere. La polizia di frontiera ha intercettato il pacco anomalo, che conteneva 1,3 litri in un barattolo con l’etichetta di un noto detersivo e ha destato l’attenzione degli agenti.

Il sospetto che si trattasse della micidiale droga dello stupro è diventato in breve certezza, ma la polizia ha deciso di lasciare passare il pacco e di farlo arrivare a destinazione per avere la possibilità di assicurare alla giustizia il destinatario, una volta entrato in possesso del finto detersivo, avvertendo i carabinieri di Cremona di quanto stava accadendo e del piano messo in atto. In breve gli investigatori del Nucleo antidroga di Cremona hanno messo in atto una trappola per far cadere il cremasco, presidiandone dall’esterno l’abitazione – in borghese per non essere notati – in attesa che il pacco arrivasse a destinazione, mentre i colleghi seguivano le mosse del corriere per avere la certezza che il finto detersivo arrivasse proprio all’indirizzo finale e conosciuto.

L’attesa non è stata lunga e la trappola è scattata. Nella giornata di sabato il corriere con il pacco è arrivato davanti alla casa del 40enne e ha consegnato al destinatario cremasco il plico ordinato via Internet. Appena l’uomo è rientrato in casa, i militari hanno suonato alla sua porta e si sono fatti aprire. Quindi hanno immediatamente recuperato il pacco e lo hanno inviato al laboratorio per le analisi tossicologiche.

Nel frattempo è stata eseguita una perquisizione dell’abitazione, durante la quale i carabinieri hanno trovato 25 grammi di Mdma, meglio conosciuto come ecstasy, e una dose di cocaina. Messo di fronte al pacchetto con il liquido, il cremasco ha risposto serafico che per lui si trattava di detergente e che lo usava specialmente per pulire le tapparelle.

Ottenuto l’esito del laboratorio, che evidenziava come i 1.300 grammi di liquido contenuto nel grosso barattolo non fosse detergente ma effettivamente Gbl, meglio noto come droga dello stupro, il cremasco è stato arrestato e portato a Ca’ del Ferro, dove oggi incontrerà il giudice. Dopo il colloquio il magistrato deciderà se mantenere o attenuare la misura del carcere.