Coppia morta in casa da una settimana

Crema, nessuno aveva segnalato l’assenza. Probabilmente lei è stata colta da malore e lui, disabile, ha cercato di aiutarla

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di Piergiorgio Ruggeri

Erano morti in casa da almeno una settimana e nessuno se ne era accorto. Quando i vigili del fuoco hanno aperto la porta al piano terra dell’appartamento della coppia della quale non si avevano notizie da almeno sette giorni, hanno trovato i due corpi riversi a terra, senza vita. L’allarme è scattato ieri intorno alle 15 in via IV Novembre, angolo via Diaz. Subito sul posto auto medica, ambulanza, vigili del fuoco e carabinieri.

Chi ha fatto la segnalazione ha denunciato un cattivo odore che usciva da un appartamento chiuso. Lì ci abita una coppia, lei 66 anni, lui 67 che da una settimana non si faceva vedere. Lui, peraltro, aveva problemi di salute ed era costretto su una sedia a rotelle. Quando i pompieri hanno aperto la porta, hanno visto i due cadaveri, entrambi stesi sul pavimento. Difficili le prime indagini perché i due corpi erano in avanzato stato di decomposizione. I vigili del fuoco hanno riferito ai carabinieri che all’interno della casa non vi erano segni di eventuali fughe di gas e non vi erano tracce di effrazione né sulla porta né sulle finestre.

Dunque, con ogni probabilità la morte non è da attribuirsi a fattori esterni. Una prima ipotesi è che uno dei due, forse la donna, abbia accusato un malore e si sia accasciata a terra e che l’uomo, in sedia a rotelle, abbia cercato di aiutarla ma sia stato sopraffatto dalla fatica e dalla dolorosa situazione. Potrebbe avere a sua volta aver accusato un malore fatale. Vicino ai due cadaveri non vi era sangue. Le operazioni di controllo della situazione sono andate avanti per un paio di ore. È stato avvertito il magistrato e poi i due cadaveri sono stati trasportati all’obitorio, su ordine del giudice che ha disposto l’autopsia.

L’incarico sarà dato stamane ai periti. Non sarà difficile stabilire le cause del decesso di entrambe le persone con l’esame autoptico. L’esame dovrà stabilire se vi siano lesioni o altri indizi che giustifichino il doppio decesso e se, in caso di malore, la morte sia sopravvenuta in tempi brevi o più lunghi. Secondo quanto si è saputo, nessuno dei vicini avrebbe sentito rumori particolari o grida provenire dall’appartamento della coppia e questo potrebbe deporre a favore della tesi del malore fatale e fulmineo per entrambe le persone. Al termine dell’esame il magistrato restituirà i due cadaveri ai familiari perché stabiliscano la data e il luogo delle esequie.