Truffa all'Enel: cinquanta i contratti fasulli scoperti in paese

Ripalta Cremasca, società otteneva percentuali per utenze inesistenti

Un'auto dei carabinieri (Foto archivio)

Un'auto dei carabinieri (Foto archivio)

Ripalta Cremasca (Cremona), 19 febbraio 2021 - Carabinieri nel comune di Ripalta Cremasca, ieri mattina, per una truffa all’Enel, sviluppatasi a livello nazionale e portata a termine da una società di Frosinone. Nel paese cremasco sono cinquanta i contratti fasulli che la società laziale ha stipulato, senza nessun coinvolgimento di cittadini, ma solo con lo scopo di percepire le provvigioni truffando l’Enel.

Secondo le indagini i fatti si sono svolti in questo modo. La società di Frosinone prima ha verificato che vi fossero abitazioni vuote nei vari paesi dove intendeva operare (perché la truffa non riguarda solo Ripalta, ma anche altri paesi cremaschi ed è appunto a livello nazionale), quindi ha stilato un contratto per l’erogazione dell’energia elettrica con una persona inesistente fintamente residente nella casa disabitata, quindi ha passato il contratto in Enel e ha ritirato la percentuale concordata sui contratti stipulati.

Quando però l’Enel è andata a controllare l’erogazione dell’energia elettrica in queste abitazioni, si è accorta che nelle case l’elettricità non veniva utilizzata, scoprendo che il contratto era fasullo. Di qui la denuncia e i conseguenti controlli dei carabinieri che stanno sequestrando i vari contratti sottoscritti dalla società di Frosinone e verificando se effettivamente siano stati stipulati ai danni di persone ignare o inesistenti.