Castelverde, velivolo prende fuoco e precipita: trovata telecamera del paracadutista

La speranza è che possa restituire immagini utili a ricostruire la dinamica della collisione ei cieli: due le vittime

Il luogo dove è precipitato il velivolo

Il luogo dove è precipitato il velivolo

Castelverde (Cremona), 20 settembre 2020 - È stata trovata e recuperata dagli inquirenti la telecamera montata sul casco di Alessandro Tovazzi, il 41enne paracadutista di Arco di Trento morto domenica nell'incidente aereo di Castelverde, nel Cremonese. Secondo l'ipotesi al momento più accreditata, l'incidente sarebbe stato causato per un scontro in volo tra l'uomo e il Pilatus guidato dal 54enne pilota di San Secondo Parmense Stefano Grisenti, anche lui deceduto nell'impatto. La telecamera è stata sequestrata e la speranza è che possa restituire immagini utili a ricostruire la dinamica della collisione mortale nei cieli.

Intanto, la Procura della Repubblica di Cremona ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti. L'obiettivo è chiarire cosa sia realmente accaduto a circa 1.800 metri di altezza (6 mila piedi). Oggi, vigili del fuoco e carabinieri sono tornati nel campo teatro dell'incidente, in località Livrasco, nel Comune di Castelverde. E i rottami del Pilatus, sotto sequestro, sono stati ricoverati in un hangar dell'aeroporto del Migliaro. Al lavoro anche il tenente colonnello Marco Gabutti, l'investigatore dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del volo (Ansv), arrivato domenica a Cremona. La Procura a breve disporrà una consulenza tecnica: l'incarico sarà affidato all'ingegner Maurizio Bardazza, che in passato si è occupato della strage di Erba e dei disastri di Linate e Viareggio.