Air Crash Po Airfinders: i cacciatori degli aerei caduti trovano lo Spitfire abbattuto nel '44

Un gruppo di appassionati del cremonese ha ritrovato i resti di un caccia americano a Trecella, in Martesana. Erano in un campo. Preziosissime le informazioni degli archivi americani: "Sappiamo dove sono caduti gli aerei, ma le ricerche sono difficili" di Daniele Rescaglio

REPERTO Il motore del caccia abbattuto a Spinadesco e ritrovato tre metri sotto terra

REPERTO Il motore del caccia abbattuto a Spinadesco e ritrovato tre metri sotto terra

Cremona, 9 novembre 2014 - Il tesoro che cercano non è fatto di monete d’oro o antichi reperti, ma di pezzi di aerei precipitati lungo il Po durante la Seconda Guerra Mondiale. I cacciatori di aerei cremonesi, i membri del gruppo “Air Crash Po Airfinders” un paio di settimane fa 

REPERTO Il motore del caccia pilotato dal tenente Marcy (nella foto sotto) abbattuto a Spinadesco e ritrovato tre metri sotto terrahanno ritrovato in un campo nei pressi di Trecella, provincia di Milano, i resti dello Spitfire del pilota inglese Rhodesian Allan. Le spoglie di Allan sono tuttora sepolte nel cimitero del comune milanese, per espressa volontà dei famigliari che vennero in Italia qualche anno fa. «Quest’aereo faceva parte, con il suo pilota, dello squadrone del velivolo precipitato a Pizzighettone» racconta Stefano Daniele Merli, presidente del gruppo di cui fanno parte il fratello Luca, lo storico Agostino Alberti, Diego Vezzoli, Matteo Annoni, Gabriele Barrato e Luca Ceriani.

Una passione partita per caso sette anni fa: «All’epoca facevo parte di una associazione di modellismo e in occasione di una fiera a Soresina, avevamo pensato di realizzare un plastico e così ho contatto gli archivi americani, in particolare l’Afra, ovvero la banca dati di tutte le missioni aeree compiute durante la seconda guerra. I dati raccolti riguardano gli obiettivi, gli aerei abbattuti, quante bombe sono state sganciate. Da loro c’è molta attenzione per queste cose e anche per il recupero e l’individuazione dei corpi dei dispersi». All’inizio l’attenzione degli “airfinders” cremonesi si è concentrata sulla provincia di Cremona, ma attualmente si muovono in molte parti del nord Italia e in collaborazione con altre associazioni analoghe. «Della provincia di Cremona sappiamo tutto: tra l’estate del ’44 e la fine della guerra ci furono molti bombardamenti, li abbiamo catalogati tutti, grazie agli archivi americani. Sappiamo che gli aerei caduti sono una ventina e molti di questi li abbiamo già individuati, si tratti di velivoli inglesi e americani. Nessun tedesco e solo un italiano che però cadde all’inizio della guerra» specifica Merli.

La ricerca di un velivolo può durare anche anni, nonostante magari si conosca il punto dell’abbattimento: «Sentiamo anche i testimoni, che all’epoca erano bambini, tuttavia non sempre sono affidabili, noi cerchiamo di incrociare tutti i dati». Lo Spitfire ritrovato sabato è dello stesso gruppo di quello precipitato a Pizzighettone, nel cremonese, che tuttavia non è stato ancora ritrovato: «Conosciamo il punto dove è precipitato, ma dai primi sopralluoghi non abbiamo trovato nulla». A Pizzighettone, obiettivo strategicamente importante per la presenza del ponte sull’Adda e delle strutture del Genio militare, venne abbattuto anche un altro velivolo, americano, pilotato da Cecil Ailward: «Il pilota in questo caso viene dato per disperso. I resti del velivolo, che stava bombardando il genio, si dovrebbero trovare pressappoco nell’area su cui sorge la Scuola Elementare. L’aereo comunque molto probabilmente si disintegrò in volo».