Primavera tra le bancarelle, nel Cremasco tre fiere tra religione e divertimento

Sono alle porte la Pallavicina a Izano, “La fèra“ a Crema e il Marzale a Ripalta Vecchia. Nascono da antiche usanze legate ai mercanti e alle celebrazioni della Pasqua

A Crema gli stand dal 6 all’8 aprile

A Crema gli stand dal 6 all’8 aprile

Crema (Cremona)  – Sono in arrivo le tradizionali tre fiere primaverili del Cremasco, nate da antiche usanze legate ai mercanti e alle celebrazioni religiose vicine alla Pasqua: la Fiera della Pallavicina a Izano a Pasqua e Lunedì dell’Angelo; la Grande Fiera di Santa Maria a Crema, spostata quest’anno al primo weekend di aprile invece che alla terza settimana di marzo; la Fiera del Marzale a metà aprile.

La Pallavicina è un must del territorio che ha un’origine molto antica, nata per celebrare il santuario della Beata Vergine addobbato a festa sul tragitto tra Crema e Salvirola. Meta ideale per la gita fuoriporta di Pasquetta, giorno in cui si celebra una vera e propria festa intorno alla chiesa risalente al 1500.

Non ha bisogno di parole la Fiera di Santa Maria della Croce, a Crema dal 6 all’8 aprile, nominata dai cremaschi “La féra“. Presente da più di tre secoli in città, si svolgeva tradizionalmente il 25 marzo. Una fiera nata per motivi economici, per incentivare commercio e scambi, che si è evoluta nel tempo in una versione più ludica. Fulcro della festa la devozione alla Madonna, presente nella sontuosa basilica bramantesca da cui il luogo prende il nome, ma il turbinio della sagra è incentrato sul viale del Santuario, colorato da bancarelle vestite a festa.

Atmosfera conviviale anche per la Fiera del Marzale, nel cortile del santuario mariano di Ripalta Vecchia, frazione di Madignano. Dal 1934 è stata spostata alla prima domenica dopo Pasqua, ma quest’anno passa alla seconda per la concomitanza con la fiera di Santa Maria. Diverse le celebrazioni religiose, in particolare la Messa solenne della domenica mattina con la partecipazione del coro.