PAOLO GALLIANI
Cosa Fare

Merla, addio all’inverno: i riti della tradizione contadina per invocare la primavera

In Lombardia tante manifestazioni con un elemento comune: il protagonista è il fuoco

Un’edizione del "Processo del Zenerù"

Milano, 27 gennaio 2018 - Con le follie del clima, niente è più un dogma, nemmeno la tesi secondo la quale la fine di gennaio segnerebbe il periodo più freddo dell’anno. Ma la tradizione ha una sua legittimità. Come quella che programma le grandi feste per «cacciare l’inverno».

LA SCASADA DEL ZENERÙ. Nessun’altra località della Lombardia rivela la passione di Ardesio quando c’è da rappresentare i riti collettivi per allontanare ed esorcizzare la brutta stagione. Sarà così anche la sera del 31 gennaio, quando migliaia di persone si daranno appuntamento in questa località dell’Alta Valseriana (piazzale Monte Grappa) per assistere al «Processo del Zenerù» e al tentativo di gennaio (rappresentato da un grosso fantoccio) di scappare - quest’anno addirittura in parapendio - e di sfuggire alla sua sorte: inseguito dalla gente armata con campanacci e raganelle, finirà per essere bruciato, perché questo fuoco attiri la primavera. Un evento che la Pro Loco organizza coinvolgendo ogni anno altri paesi italiani o europei legati a questo tipo di tradizioni (ospite di questa edizione sarà il borgo di Tricarico nel Maceratese). Ma intanto, la «Scasada del Zenerù» vivrà il suo anticipo già domani: alle 14, laboratorio «Icaro, Zenerù mette le ali» presso l’oratorio del paese; alle 16, mini-corteo dei bambini armati con campanacci e raganelle che accompagneranno il loro «Zenerù baby» verso il suo destino (www.viviardesio.it)

GIUBIANA. Streghe al rogo perché il loro sacrificio liberi il popolo dagli affanni. Il tradizionale falò della Giubiana (conosciuta anche sotto i nomi di Gibiana o Gioebia) verrà ad esempio organizzato a Merate (Lecco) oggi dalle 16,30, con corteo e fantoccio in fiamme nel Parco Belgioioso (www.prolocomerate.org). Manifestazioni a Bormio, sulla riva lecchese del Lario e ad Albavilla nel Comasco. Pittoresca rappresentazione anche a Lomazzo nel Comasco, domani verso le 18 sul campo dell’oratorio. Tra le più scenografiche, quella di oggi a Seregno, nella Brianza monzese, con l’esposizione del fantoccio in legno, paglia e tessuto in piazza Italia, la degustazione del «Risotto della Giubiana» verso le 20 e il rogo finale alle 21,30 in via Cagnola, zona Fuin, dove verrà rievocata la «vera storia della Giubiana».

TIRÀ LI TOLI. Tirano (Sondrio) rispolvera la vecchia usanza di festeggiare la fine dell’inverno con gran chiasso, trascinando lungo le strade le lattine di ferro legate insieme da fili e provocando sia il risveglio della primavera sia la decisione della brutta stagione di farsi da parte (la sera del 31 gennaio in piazza Cavour).

CANTI DELLA MERLA. Nella Bassa, riflettori accesi sulla campagna che fa da confine tra il Cremonese e il Lodigiano, specie lungo le rive dell’Adda, dove questa tradizione sembra godere di un forte sostegno popolare. In particolare, sarà Crotta d’Adda tra lunedì e mercoledì prossimi a evocare la leggenda della merla e a inscenare il rituale con cui il mondo agricolo usava e usa ancora propiziare un’annata di buoni raccolti. Bancarelle, giocolieri, mestieri di una volta e degustazioni, ma l’attenzione generale sarà ovviamente rivolta alla manifestazione «Cantàa la mèrla», esibizione canora eseguita lungo le rive del fiume prima degli immancabili «falò de la vècia».

BORGO DEI LANAIOLI. Oggi alle 15, a Onore, in Valseriana, passeggiata tra i resti della necropoli romano-longobarda di Costa Pù, gli edifici rurali del paese e la chiesa di Santa Maria Assunta con le opere dei Fantoni, di Carpinoni e di Alberici e il sorprendente dipinto del pittore veneto Pase Pace. Punto di ritrovo, piazza Pozzo. Domani, a Camenduno di Albino, escursione alla scoperta del maglio Valoti in cui un tempo si forgiavano utensili e la collezione di oggetti etnografici del Museo della Torre: alle 15 da via dei Maglio 8. Per entrambe le iniziative: 035.704063. 

GIASS E NEF. Oggi e domani, sculture di neve a Valbondione nella Bergamasca: 6 coppie di artisti scolpiranno altrettanti grandi blocchi di neve gelata lungo le vie del paese. Tema scelto per questa edizione «La magia del rifugio nel regno della neve». Appuntamento oggi alle 9 all’ufficio turistico: dalle 10 fino alle 16 di domani, il pubblico potrà ammirare le opere ghiacciate, al parcheggio del Palasport, in piazza Caduti della Libertà, al Parco Giochi di via Mes e all’ostello Casa Corti.