ROBERTA RAMPINI
Cosa Fare

Carbonara Day: dove gustarla a Milano tra tradizione e variazioni innovative

La carbonara è il piatto che vanta più imitazioni nella storia della gastronomia recente

Carbonara in padella

Carbonara in padella

Milano, 5 aprile 2024 – - Pasta lunga o corta, di grano duro o all'uovo, classica o innovativa, poco importa: tra centinaia di interpretazioni sulle sue origini e altrettante sulla "ricetta", la Carbonara è uno dei piatti più amati in Italia e nel mondo, tanto da meritarsi una giornata tutta sua. La Giornata Mondiale della Carbonara che si celebra il 6 aprile 2024. Istituita nel 2017 dall'Unione Italiana Food e dall'International Pasta Organisation è una giornata social, dove food creator, blogger, appassionati, chef o ristoratori di tutto il mondo propongono le proprie versioni della carbonara o la ricetta classica perfetta, condividendo i loro piatti e le loro storie con gli hashtag #CarbonaraDay e #MyCarbonara. In Italia la ricetta della Carbonara è stata pubblicata per la prima volta nel 1954 sulle pagine del periodico La Cucina Italiana e quest’anno compie 70 anni. Un compleanno importante, nonostante ancora oggi non sia certo l'origine di uno dei piatti simbolo della cucina italiana. Per questo il tema dell’8° #CarbonaraDay è #Carbonara70.   

La storia

Sintetizzare in poche righe le origini della carbonara è davvero impossibile. Il percorso che ha portato a quella che possiamo considerate la ricetta classica (pasta, guanciale, uova, pecorino e pepe) è stato lungo. Secondo diverse fonti letterarie, questo piatto della tradizione avrebbe origini più recenti di quanto si creda. La prima ipotesi è che l’avrebbero inventata gli americani. Sarebbe nata nel 1944 dall’incontro fra la pasta italiana e gli ingredienti della ‘Razione K’ dei soldati americani (tuorlo d’uovo in polvere e bacon). Risalendo la Penisola, i militari americani accompagnavano la ‘Razione K’ agli spaghetti per integrare la dose di carboidrati. La seconda ipotesi è che il piatto sarebbe stato ‘inventato’ dai carbonai appenninici (carbonari in romanesco), che lo preparavano usando ingredienti di facile reperibilità e conservazione. La carbonara in questo caso sarebbe l’evoluzione del piatto detto ‘cacio e ova’, di origini laziali e abruzzesi. Un’altra ipotesi ricondurrebbe l'origine della ricetta alla cucina napoletana. "La carbonara rappresenta il piatto della Rinascita, che segna l’uscita dalla guerra e l’inizio del boom economico. È sinonimo di libertà e le tante versioni in tutto il mondo di questo piatto ne sono la prova - secondo Margherita Mastromauro, presidente dei pastai di Unione Italiana Food - L’equazione della Carbonara perfetta è una sfida che appassiona milioni di foodies e chef di tutto il mondo. Abbiamo voluto organizzare questa ricorrenza per andare oltre l’idea di ricetta ideale. La pasta ha così successo nel mondo perché è buona e versatile ed esistono ottime Carbonare che includono anche ingredienti ‘alternativi’. Così come il mondo, questa ricetta è bella perché è varia: l’importante è godersi il piatto, meglio se in compagnia”. Una ricerca commissionata dai pastai di Unione Italiana Food all’Istituto Piepoli ha rivelato che per 9 italiani su 10 (95%) la Carbonara si mangia sempre in compagnia, soprattutto in famiglia.  

Ricetta classica o innovativa?

Per i puristi esiste solo un modo per fare un'ottima Carbonara e con solo 5 ingredienti canonici: pasta, guanciale, pecorino, uovo, pepe. Gli innovatori invece credono che non debbano esserci limiti alle reinterpretazioni di questa ricetta. Probabilmente la verità sta nel mezzo. La carbonara è il piatto che vanta più imitazioni nella storia della gastronomia recente: il New York Times cita in un articolo di Ian Fisher “Pasta Carbonara, an Unlikely Stand-In” un anonimo storico secondo il quale ci sarebbero 400 versioni di carbonara in giro per il mondo. Secondo un'indagine 6 italiani su 10 si dichiarano fedeli alla ricetta classica, non manca l'estro interpretativo: 1 italiano su 5 (soprattutto uomini) si avventura nelle “diversamente carbonare” con un ingrediente fuori dagli schemi: panna (6.5%) o latte (3.1%), peperoncino (5.2%), prezzemolo (4.4%), pomodoro (3.8%).

 Carbonara - interpretazione Domò Sushi
Carbonara - interpretazione Domò Sushi

Dove mangiare la Carbonara a Milano

Il ristorante Eggs aperto lo scorso marzo in via Solferino a Milano, con la chef Barbara Agosti ha una vera e propria Carta delle carbonare. C’è la Classica e una decina di varianti: tra le più gettonate, quella con i carciofi, con il tartufo nero, con ‘nduja e stracciatella. Il ristorante propone anche la ricetta del 1954, la prima pubblicata dalla Cucina italiana con aglio, gruviera e pancetta. E anche una versione vegana, chiamata “La Carbonara che non c’è“, fatta con tonnarelli acqua e farina, crema di zucca, pomodori secchi, pinoli tostati, erbe aromatiche. La carbonara da Eggs viene servita in barattoli di vetro, che conservano meglio il calore, ma a richiesta anche in piatti normali. Considerato un ambassador della Carbonara lo chef romano Max Mariola, cuoco, conduttore televisivo e youtuber italiano, nel suo ristorante di via San Marco 26 celebra la cucina italiana con la sua Carbonara a Km zero. “La Carbonara incarna lo spirito di creatività e innovazione è un piatto che si distingue per la sua capacità di adattarsi alle preferenze personali e regionali. Ogni città ha la sua versione, con la presenza di ingredienti a Km zero e ne è la prova anche la primissima ricetta scritta nel ’54, con l’utilizzo del gruviera, il cui consumo era molto frequente al nord. la popolarità della carbonara romana può essere attribuita a diversi fattori. Circa quindici anni fa, la cucina romana, con i suoi piatti, ha conosciuto un enorme successo a livello internazionale. Guardando al futuro me la immagino come un ponte tra tradizione e innovazione, capace di accogliere e rispecchiare la diversità culturale e alimentare del mondo moderno”. In occasione #Carbonara Day anche Domò Sushi Milano inserisce in menù il "Carbonara Roll", hosomaki con crema d’uovo, pecorino, pepe e guanci. Il fondatore del locale di via San Marco 40, Massimo Sun, è nato a Roma da genitori orientali: cresciuto al confine di Carbonara e fried rice, incarna lo spirito di questa celebrazione, con una ricetta che è un un viaggio culinario da Tokyo al Perù e Messico, per tornare nel Mediterraneo, atterrando a Roma. “Molti gli ingredienti tipici della capitale che si ritrovano nelle nostre monoporzioni gastronomiche – spiega Massimo Sun- come puntarelle, carciofi, guanciale, fino all’omaggio alla carbonara in questo hosomaki, avvolto da alga nori, ma con topping ci crema d’uovo, pecorino e pepe, con guanciale croccante, che per noi è un omaggio alla nostra città e una piccola provocazione in linea con lo stile della nostra cucina”. E infine c'è Giulio Pane e Ojo, una delle più antiche osterie romane nel capoluogo lombardo, in Porta Romana (via Ludovico Muratori 10). Nel menù dell'oste fondatore David Ranucci, ci sono tutti i piatti tipici della tradizione romana, con una vera e propria Carta delle carbonare. Oltre alla classica carbonara (mezze maniche) ci sono tantissime varianti.

Maratona social il 6 aprile: come partecipare 

Per partecipare all’evento virtuale le regole sono semplici: il 6 aprile, a partire dalle ore 12 basterà seguire gli hashtag #CarbonaraDay e #Carbonara70, cimentarsi nella propria versione in dirette video, condividere opinioni, foto e consigli su Instagram, Facebook e Twitter. In qualità di eccellenza italiana celebre nel mondo, il Carbonara Day anticipa la Giornata Nazionale del Made in Italy (15 aprile), dedicata alla promozione della creatività e dell’eccellenza italiana, coinvolgendo Istituzioni, scuole e imprese, con eventi dedicati.