Coronavirus Lombardia, bollettino oggi 28 settembre: 119 casi e 2 decessi

Numeri assoluti in calo rispetto a ieri ma con meno della metà dei tamponi: il rapporto percentuale cresce infatti da 1,3 a 1,5%

Coronavirus

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Milano, 28 settembre 2020 - E' di 119 nuovi casi e due decessi il bollettino odierno del coronaviurs in Lombardia. Sono stati effettuati 7.933 tamponi, per una percentuale di positivi rispetto ai test effettuati pari all’1,5%. Percentuale che indica dunque una leggera risalita della curva (ieri era dell'1,3%), nonostante in termini assoluti ieri si fossero registrati 216 nuovi contagi: i tamponi effettuati, infatti, erano stati però oltre il doppio (16.567). Per quanto riguarda gli altri dati del bollettino, i guariti/dimessi crescono di 20 unità mentre i ricoverati aumentano di 4 unità (337 totali), nessuno dei quali in terapia intensiva dove restano 31 persone come ieri. 

Coronavirus Lombardia 28 settembre

Per quanto riguarda la distribuzione dei nuovi casi nelle varie province, Milano si conferma quella più colpita con 65 nuovi contagi (di cui 36 in ittà). Bergamo ne ha 8, Brescia 14, Como, Cremona, Lecco e Lodi uno, Mantova 2, Monza Brianza 12, Pavia: 4 e Varese 10. Nessun caso in provicnia di Sondrio. 

Lo studio: vaccino anti-influenzale aiuta a combattere Covid

Uno studio del Centro Cardiologico Monzino dimostra  che, nel periodo del lockdown, le regioni Italiane con un più alto tasso di copertura della vaccinazione anti-influenzale nella popolazione degli ultra 65enni mostravano un minor numero di contagi, un minor numero di pazienti ricoverati con sintomi, così come un minor numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva e di decessi per COVID-19.

Il dg Welffare della Regione: vigilanza assoluta

Il direttore generale Welfare della Regione Lombardia, Marco Trivelli, ha parlato oggi di come la Lombardia sta affrontando il visru in questa fase"La situazione coronavirus è da guardare con grande attenzione  - ha detto  - esattamente come in passato. Il Covid lo misuriamo, lo ostacoliamo, ma non lo controlliamo. Non ha le proporzioni di marzo e aprile, non c'è paragone, ma non possiamo non fare attenzione a come evolve".