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Liboni, Marzi e Gaffuri: la fatica è premiata

Agli Europei di Francoforte i tre comaschi sono riusciti ad aggiudicarsi il titolo di «Ironman»

Paolo Liboni Massimiliano Marzi e Francesco Gaffuri

Lomazzo, 9 luglio 2015 - Ce l'hanno fatta. A Francoforte i tre comaschi sono riusciti ad aggiudicarsi il titolo di «Ironman». Il manerese Paolo Liboni, il cadoraghese Massimiliano Marzi e il comasco Francesco Gaffuri sono arrivati al traguardo dei Campionati europei e hanno ottenuto la medaglia tanto ambita.

Ben 3186 i partecipanti e di questi circa 500 si sono ritirati. Tre le prove cui gli atleti si sono sottoposti davanti ad un pubblico di 5000 tifosi: una gara di nuoto di tre chilometri e 800 metri nelle acque del lago artificiale Langener Waldsee; una gara in bicicletta su un percorso di 180 chilometri in un tracciato chiuso al traffico, collinare; e quattro giri veloci, di corsa, pari a 42,195 chilometri. Liboni ha impiegato 12 ore 49 minuti e 52 minuti. A sei chilometri dalla fine ha raggiunto l’amico Gaffuri e hanno deciso di arrivare al traguardo insieme. Massimiliano Manzi invece ha impiegato 13 ore, 43 minuti e 38 secondi.

Le condizioni atmosferiche non hanno certo facilitato lo svolgimento delle tre prove. Secondo le regole e regolamenti l’uso di tute in neoprene è consentita fino ad una temperatura dell’acqua di 24,5 gradi. La temperatura dell’acqua era di 25 gradi, per tanto agli atleti non è stato permesso di entrare in acqua con la muta. Questo ha reso la frazione di nuoto più faticosa perché gli sportivi hanno dovuto usare molto le gambe per stare a galla. Anche i 37 gradi esterni non hanno di certo facilitato lo svolgimento delle gare. Proprio per questo, per tutelare la salute degli sportivi, gli organizzatori hanno imposto che venissero intensificate le misure di sicurezza sia a livello personale che sul percorso.