Challenger Città di Como C’è anche Arnaboldi

Il tennista canturino tra gli italiani al via della quindicesima edizione. La presidente: "Sforzi enormi per l’organizzazione secondo i protocolli Covid"

Migration

di Roberto Canali

È entrata ieri nel vivo il Challenger Atp “Città di Como“, giunto alla sua quindicesima edizione e quest’anno dedicato alla memoria dello storico presidente Giulio Pini, scomparso un anno fa. Un ritorno lungamente atteso quello sulla terra rossa di Villa Olmo, dopo lo stop seguito all’emergenza sanitaria del 2020. "Gli sforzi per riuscire a realizzare questa quindicesima edizione sono stati enormi, anche in seguito alle problematiche legate alla pandemia – sottolinea Chiara Sioli, presidente del Tennis Como –. Il protocollo

Covid che ci ha chiesto l’Atp è molto severo, i giocatori dovranno rimanere all’interno di una bolla e potremo accogliere solo il 50% del pubblico". Le wild card sono state assegnate ai giovani Flavio Cobolli, Giulio Zeppieri e Federico Iannaccone. Presente in tabellone il finalista del 2019, lo slovacco Andrej Martin, uno dei fedelissimi del torneo comasco, che sarà anche testa di serie e il giamaicano naturalizzato tedesco Dustin Brown. Fari puntati sul tedesco Daniel Altmaier numero 106 al mondo, sul 19enne argentino Juan Manuel Cerundolo vincitore nel 2021 dell’Atp 250 di Cordoba e sullo slovacco Jozef Kovalik (121). Tra gli italiani ci sono il canturino Andrea Arnaboldi, Alessandro Giannessi (171), Federico Gaio (159) e Gian Marco Moroni (250). Partirà dalle qualificazioni invece il russo Andrey Kuznetsov che dopo essere stato numero 39 al mondo e aver vinto anche a Como (nel 2015), oggi sta tentando di scalare nuovamente le classifiche iridate dopo un grave infortunio che l’ha costretto allo stop per lunghissimi mesi. Curiosità, tornando ai giovani, anche per il britannico Jack Draper che quest’anno ha sconfitto Jannik Sinner al Queen’s e che a Wimbledon ha strappato un set a Novak Djokovic.