Como, la polemica corre in monopattino: incidenti e giro di vite sul noleggio

Due persone ferite nelle ultime ore e il sindaco di Como punta il dito contro il caos dello sharing

Il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha annunciato una stretta in città

Il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha annunciato una stretta in città

Como - Due incidenti, avvenuti nell’arco di poche ore, hanno acceso anche sul Lario i riflettori sulla pericolosità dei monopattini, sia per chi li usa sia per gli altri utenti della strada. A Mariano Comense poco dopo la mezzanotte di giovedì un trentacinquenne di origini straniere e senza documenti è stato travolto sulla Novedratese, all’altezza di via per Arosio, da un’automobilista che non è riuscito a scorgerlo mentre procedeva in mezzo alla carreggiata senza luci. Il trentacinquenne, che al momento dell’investimento era anche senza documenti, è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Circolo di Varese dov’è ricoverato in prognosi riservata. Ieri mattina alle 8.30 invece a Como in città murata una studentessa che stava per entrare a scuola dalle Canossiane è caduta a terra dopo essere stata urtata da un monopattino. Ad investirla è stato un altro giovanissimo, un quindicenne, che è scappato a piedi e successivamente è stato rintracciato dalla Polizia locale.

Acqua per il mulino del sindaco Alessandro Rapinese che ha annunciato una stretta in città sull’utilizzo dei monopattini, a cominciare dallo stop alle società di noleggio che da tempo hanno fatto richiesta di aprire le loro attività a Como come hanno fatto nel resto della Lombardia. "Vogliamo delle responsabilità precise per le società di sharing – spiega il sindaco - Loro guadagnano e questi monopattini vengono lasciati in mezzo alla strada. C’è caos, pericoli per il traffico e vorremmo gestire al meglio la situazione. In tutte città italiane sono sorte polemiche per quanto riguarda i monopattini noleggio. A Roma e Milano si sono fatti esperimenti e questi Comuni continuano a dire “Il prossimo bando sarà migliore“ ma per ora è solo caos". Il sindaco invoca una normativa nazionale, magari attraverso la revisione del Codice della Strada, per stabilire una volta per tutte come e dove i monopattini possono circolare. "A un disabile poco importa se è un veicolo o monopattino a impedirgli il passaggio perché è stato abbandonato in mezzo a un marciapiede. Alle auto si possono fare le contravvenzioni, ma i monopattini sono senza targa. C’è bisogno di una normativa nazionale per fare ordine. Io ho la responsabilità per i miei cittadini e per la mia città e quindi ho optato per una limitazione temporanea, forse i sindaci delle altre città sono spericolati. Cosa facciano gli altri non lo so, e mi interessa fino a un certo punto".