Elezioni Como, i candidati Rapinese e Minghetti si affrontano già a muso duro

L’attacco del "civico" che ha conquistato il ballottaggio: "Donna espressione dei poteri forti"

Alessandro Rapinese e Barbara Minghetti si sfideranno al ballottaggio

Alessandro Rapinese e Barbara Minghetti si sfideranno al ballottaggio

Como - Archiviata, almeno per ora, la conta della schede a Como è tornata l’ora della politica tra i cittadini dei due candidati sindaco, Alessandro Rapinese e Barbara Minghetti, che il prossimo 26 giugno si sfideranno di nuovo per la carica di sindaco di Como. Dopo giorni di silenzio il candidato della civica è tornato a parlare ieri sera di fronte al Monumento ai Caduti e non ha risparmiato colpi pirotecnici verso la sua avversaria, "candidata dei poteri forti". "Nel 2017 siamo stati la lista più votata. Per distacco. Nel 2022 siamo stati la lista più votata. Per distacco ed abbiamo pure centrato il ballottaggio. Il PD domenica ha preso 12.000 voti e pensa di avere già vinto. I dem però trascurano un dettaglio: a Como il PD non va di gran moda e il 26 giugno ci sono altri 60.000 elettori che potrebbero far sentire la loro voce. Barbara Minghetti è sostenuta da un insieme di poteri forti e partiti che hanno scelto la persona giusta da manovrare: non sceglie i candidati né il programma, ma per ora quello che ha dimostrato è il record di assenze in Consiglio comunale".

Per vincere Rapinese avrà bisogno di riportare al voto tutti i suoi e anche gli elettori di quel centrodestra che sta raccogliendo le carte per presentare un ricorso al Tar e chiedere il riconteggio. "C’è stato un numero altissimo di voti dubbi o non attribuiti (oltre un migliaio le schede nulle, bianche e contestate, ndr. ) – ha ribadito ieri il candidato del centrodestra, Giordano Molteni – Il distacco tra noi e Rapinese è di appena 102 voti, la necessità di fare piena chiarezza su quel che è accaduto è un dovere morale nei confronti dei nostri elettori". Intanto la candidata del centrosinistra, Barbara Minghetti, ha deciso di ripartire dai quartieri, con un incontro ad Albate feudo dem e in via Milano.

"Sarà mia premura rilanciare la vita del quartiere mettendo a disposizione di attività commerciali gli spazi disponibili a canoni calmierati. Il commercio di vicinato è il motore di una socialità e di un benessere condivisi – spiega - Il buon funzionamento di un quartiere, la sua sicurezza e la sua vivibilità dipendono in primis dalla sua socialità, dalle sue attività e dai cittadini che ci abitano. Dove i cittadini possono esprimere le loro qualità e sentirsi supportati e sicuri, la città diventa migliore".