Violentò una donna nel dormitorio di Como, condannato

Quattro anni e quattro mesi in abbreviato a un pachistano senza fissa dimora

Il dormitorio di via Borgovico (foto d'archivio)

Il dormitorio di via Borgovico (foto d'archivio)

Como, 19 luglio 2021 -  La sera del 23 gennaio scorso, si era intrufolato all’interno del dormitorio di via Borgovico, aggredendo una delle ospiti, una donna italiana senza fissa dimora, e tentando di violentarla. Umar Zeeshan, pakistano di 32 anni, a sua volta senza domicilio, ora è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione con rito abbreviato, per violenza sessuale.

Quella notte era stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri del Radiomobile di Como, all’interno del centro di accoglienza per persone senza fissa dimora, che da pochi giorni aveva iniziato la sua attività. La pattuglia era stata chiamata da un volontario che aveva sentito la richiesta di aiuto della vittima e trovato Zeeshan nascosto sotto al letto. L’uomo, senza essere registrato tra gli ospiti, e aveva raggiunto la stanza della vittima. Si era buttato sopra di lei, togliendosi i pantaloni, palpeggiandola e cercando di avere un rapporto sessuale: mentre la donna cercava di respingerlo, lui le avrebbe messo le mani attorno al collo, tentando di strangolarla e minacciandola di ucciderla se si fosse ribellata: "Se provi ad andartene – le aveva detto – ti strangolo ancora di più e ti uccido". Ma le sue grida avevano richiamato un volontario, e quando aveva raggiunto la stanza, Zeeshan si era nascosto sotto il letto della vittima. Il pakistano era stato trovato ancora all’interno del dormitorio.

Arrestato in flagranza di reato dai carabinieri, su disposizione del sostituto procuratore Massimo Astori, tuttora detenuto, è comparso davanti al Gup di Como Andrea Giudici che lo ha condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per la violenza sessuale, ritenendo invece assorbita l’accusa di lesioni personali, causate alla vittima durante il tentativo di strangolamento.