Como: durante i lavori il viadotto resterà chiuso solo il fine settimana

Affidato l’appalto per la sistemazione del “Lavatoi“, lavori lunghi un anno. Stop al traffico nei weekend

Finalmente a Palazzo Cernezzi hanno concluso la procedura di gara

Finalmente a Palazzo Cernezzi hanno concluso la procedura di gara

Como, 1 dicembre 2020 - Inizierà bene il 2021, almeno dal punto di vista dei lavori pubblici. È stato infatti assegnato l’appalto per la sistemazione del viadotto dei Lavatoi, all’azienda Mavi di Roma che avrà 313 giorni per sistemare l’infrastruttura a mezzo servizio dall’estate del 2017, a causa di un difetto strutturale che lo rende incompatibile con il transito dei mezzi pesanti. Finalmente a Palazzo Cernezzi hanno concluso la procedura di gara per l’affido dell’appalto indetta lo scorso 6 agosto 2020. I partecipanti alla gara sono stati 33, la società Mavi Srl con sede a Roma è stata aggiudicataria in via provvisoria, che ha effettuato un ribasso sull’importo a base di gara del 26,57%.

Non è stata l’offerta più bassa, quattordici aziende sono state escluse per troppo ribasso, alla fine a vincere è stata l’impresa romana che ha superato anche il vaglio della legge Antimafia. Tira un sospiro di sollievo anche Palazzo Cernezzi che risparmierà 400mila euro, un quarto dello stanziamento a bilancio per sistemare il viadotto. Adesso non resta che pensare ai lavori che dovrebbero iniziare a metà di gennaio per proseguire fino all’autunno prossimo. Possono tirare un sospiro di sollievo anche gli automobilisti, il viadotto dei Lavatoi infatti rimarrà aperto almeno durante la settimana per evitare di bloccare il traffico diretto verso il centro.

Palazzo Cernezzi ha infatti messo a punto, insieme all’azienda costruttrice, un cronoprogramma che prevede di concentrare i lavori che richiedono il blocco del traffico durante il fine settimana. Fino alla fine dei lavori i mezzi pesanti continueranno a transitare sotto il cavalcavia, in più a garantire la sicurezza ci saranno i sensori disseminati sulla struttura per monitorare le vibrazioni in tempo reale. Per rimettere a nuovo il cavalcavia sarà necessario montare un’impalcatura imponente, dotata di sistemi idraulici in grado di sollevare la struttura per consentire la sistemazione delle strutture terminali dei piloni su cui poggia la strada, delle specie di ammortizzatori giganti che consentono di isolare le vibrazioni. Solo così il cavalcavia potrà tornare ad essere di nuovo percorribile anche dai mezzi pesanti, ponendo fine ai disagi per i residenti di via Turati che da tre anni a questa parte sono costretti a convivere con il via vai dei camion.