Uccise connazionale: "È semi infermo"

Al gip, durante l’interrogatorio di convalida del fermo, aveva dichiarato di avere ucciso dopo aver sentito “le voci”, di aver...

Al gip, durante l’interrogatorio di convalida del fermo, aveva dichiarato di avere ucciso dopo aver sentito “le voci”, di aver visto “il diavolo”. Una perizia psichiatrica ora lo decreta al momento dei fatti "in tale stato di mente da scemare grandemente la capacità di intendere e di volere". Petrit Gega, che mostra segni psicotici, è "socialmente pericoloso. Pur tuttavia è in grado di stare a giudizio". È l’esito di una valutazione clinica disposta in sede di incidente probatorio sul 52enne albanese accusato dell’omicidio di Alfonso Kola, connazionale di 33 anni ucciso a coltellate lo scorso 31 maggio di fronte al bar Papagal, in via Santa Maria, nella frazione di Calcinatello. La perizia, chiesta dai difensori, gli avvocati Gianfranco Abate ed Elena Scotuzzi, è stata discussa ieri in aula davanti al gip, Elena Sabatucci. B.Ras.