
Turismo e investimenti Ferrovia della Valmorea: c’è l’ultima chiamata
di Roberto Canali
Hanno deciso di unire le loro forze per salvare la ferrovia della Valmorea i sindaci di Rodero, Solbiate con Cagno, Bizzarone, Valmorea e Cantello pronti a sostenere il progetto di Regione Lombardia che è decisa a investire 10 milioni di euro per riattivare la linea, a patto che le amministrazioni locali si assumano l’onere di trasformarla in una risorsa turistica.
Una sfida per niente scontata quella di far cambiar pelle alla storica linea costruita in più trance all’inizio del ‘900 per collegare Castellanza con la Svizzera. Divenuta operativa nel 1926 la ferrovia della Valmorea e ha funzionato per il trasporto delle persone fino all’inizio degli anni ’50 e fino alla metà del 1977 per le merci, quando la chiusura della cartiera Mayer di Cairate portò alla dismissione della tratta.
Colpa dei limiti strutturali della linea, non elettrificata e percorribile solo con i treni a vapore. Nel 2014 il raddoppio e l’elettrificazione della Mendrisio-Varese hanno riacceso i riflettori e anche le speranze su questa linea dimenticata e anche qualche treno, rigorosamente a vapore, è tornato a percorrerla.
Grazie al comitato che si batte da anni per la sua riapertura Ferrovie Nord ha preparato anche un progetto, in collaborazione con Regione Lombardia, che prevede investimenti per 10 milioni di euro sulla linea, ma solo a patto che i Comuni investano per creare percorsi nel parco e le aree verdi che corrono attorno ai binari.
Nei giorni scorsi i sindaci si sono incontrati a Malnate per decidere se riattivare o meno la linea e tutti sono stati concordi nel cercare di sviluppare una serie di progetti per sistemare le stazioni e trasformarle in punti di partenza per escursioni all’interno del Parco del Lanza.
Il progetto andrà sviluppato entro i prossimi mesi e poi presentato a Regione Lombardia e Ferrovie Nord che dovranno valutarne la sostenibilità dal punto di vista economico e prendere la decisione sull’elettrificazione della linea che a questo punto tornerebbe in vita. Di sicuro per i primi cittadini è l’ultima chance di salvare la linea altrimenti destinata a scomparire definitivamente.