Tremezzina, uccise Luca con il motoscafo: belga patteggia e risarcisce

Nell’incidente nautico del 25 giugno 2021 morì il ventiduenne di Guanzate

Anche i vigili del fuoco intervennero il giorno del drammatico incidente

Anche i vigili del fuoco intervennero il giorno del drammatico incidente

Tremezzina (Momo), 27 maggio 2022 -  Ha risarcito tutte le parti offese causate durante l’incidente nautico, e patteggiato due anni di reclusione con pena sospesa, per omicidio colposo e lesioni colpose. Ha così chiuso il suo procedimento giudiziario Cléa Célia Wuttke, la ragazza belga di 20 anni, che il pomeriggio del 25 giugno dello scorso anno era alla guida di un motoscafo Mastercraft che, davanti a Punta del Balbianello, aveva urtato il Sea Ray su cui c’erano tre ragazzi italiani, uccidendo sul colpo Luca Fusi, ventiduenne di Guanzate. Già da tempo la difesa aveva trovato un accordo con il sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, che ha coordinato le indagini, ma i ritardi nel perfezionamento del risarcimento, arrivato solo ora, hanno imposto un paio di rinvii di udienza. Così ieri il Gup di Como, Carlo Cecchetti, ha ritenuto congrua la quantificazione della pena e formalizzato il patteggiamento. Quel pomeriggio la Wuttke era alla guida del motoscafo da 320 cavalli di proprietà del padre, assieme a un gruppo di amici che stavano facendo sci nautico con musica a tutto volume. Che all’improvviso aveva urtato lateralmente il motoscafo dei ragazzi italiani, senza lasciargli il tempo di uscire dalla traiettoria di marcia del Mastercraft.

Fin da subito, l a ragazza era finita agli arresti domiciliari in custodia cautelare: durante l’interrogatorio aveva dichiarato che stava procedendo a bassa velocità, che aveva controllato che non ci fossero altre imbarcazioni sulla sua traiettoria e di aver abbassato il volume della musica. Affermazioni in contrasto con le dichiarazioni dei testimoni, da cui era emersa una situazione ben diversa: musica alta che le aveva impedito di sentire le grida di allarme dell’amico che stava facendo sci nautico e che aveva visto il motoscafo fermo davanti al loro, ma anche di altre persone presenti su natanti fermi a poca distanza. Inoltre la prua del potente motoscafo completamente alzata in accelerazione, le aveva impedito di avere la necessaria visuale. La misura cautelare era stata attenuata e trasformata in solo obbligo di firma, revocata solo a fronte di un risarcimento certo .