Ticino, salario minino a 3.300 euro al mese

Quattro anni per la legge ma il 2021 porterà in dote un significativo cambiamento per i lavoratori in Svizzera

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I comaschi a Capodanno rischiano di trascorrerlo da soli in casa con ben poco da festeggiare, in Canton Ticino invece il nuovo anno porterà in dote il salario minimo che si tradurrà soprattutto per le categorie più deboli, in stipendi che non potranno scendere sotto i 3.300 euro al mese.

Un sacco di soldi al di qua del confine, ma appena più della soglia minima di sopravvivenza in Svizzera dove il costo della vita è tra più alti al mondo.

Il salario minimo era stato approvato con un referendum nel giugno del 2015, ma ci sono voluti quattro anni per arrivare a una legge, a fine del 2019, e soprattutto un miglioramento in busta paga, dal 1 gennaio del 2021.

Secondo i sindacati i settori in cui i dipendenti beneficeranno maggiormente del nuovo salario minimo sono quello alberghiero, della ristorazione, delle pulizie e del commercio al dettaglio. Per tutte queste categorie che finora per definire la paga oraria si affidavano alla contrattazione individuale tra il datore e il lavoratore lo stipendio non potrà scendere sotto la soglia dei 19,75 franchi l’ora, pari a 18,24 euro. Un provvedimento che non si applicherà a quelle categorie in cui la paga, come la prestazione, sono regolate da un contratto collettivo.

Non percepiranno salario minimo neppure gli stagisti, a patto siano "studenti della scuole superiori, universitari o persone che intendono reinserirsi in una nuova attività professionale". Il salario minimo dovrà essere fisso, garantito e prevedibile da parte dei lavoratori.

Provvigioni, bonus, gratifiche e altri vantaggi in natura come i benefit saranno ammessi solo a partire dal salario minimo.

A vigilare sulla corretta applicazione della nuova normativa sarà l’ispettorato del lavoro svizzero, che dipende da Dipartimento delle finanze e dell’economia.