La Svizzera spegne la tivù: stop a Netflix e alle serie in streaming

Crisi energetica e il rischio di rimanere senza scorte di gas: si corre ai ripari con un piano, elaborato da Berna

Serie tv

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Como - Non è solo l’Italia a trovarsi alle prese con la crisi energetica e il rischio di rimanere senza scorte di gas. Anche in Svizzera sono pronti a correre ai ripari con un piano, elaborato da Berna, che entro il 12 dicembre dovrà essere sottoposto al vaglio dei diversi Cantoni. Lo scopo è contenere il consumo di gas e di petrolio, fonti energetiche di cui la Svizzera è priva e che acquista dall’estero, in particolare da Germania e Italia. Va un po’ meglio dal punto di vista dell’elettricità, visto che in Svizzera sono attive le centrali nucleari e le dighe, ma anche in questo caso il fabbisogno è superiore rispetto all’energia prodotta.

Tra i provvedimenti del Governo c’è il taglio della velocità massima in autostrada a 100 chilometri l’ora, per ridurre e ottimizzare i consumi. A sorpresa potrebbe essere disposto lo stop alle auto elettriche, che in Svizzera sono più diffuse che in Italia, per evitare consumi concorrenti a quelli delle industrie. Non mancano naturalmente misure rivolte alle famiglie, alle quali in caso di necessità verrà chiesto di abbassare la temperatura nelle case a 18°. Al momento il limite è fissato in 19° per gli edifici pubblici e 20 per gli alberghi. Introdurre il tetto al riscaldamento per le abitazioni private consentirebbe di risparmiare il 6% delle risorse energetiche.

Non mancano provvedimenti curiosi, come l’invito a non fare il bucato riscaldando l’acqua oltre i 40° e ancora a rinunciare a Netflix e a tutti i programmi in streaming. A detta degli esperti infatti vedere film e serie tv con la banda larga genera un traffico pari all’80% dei dati trasmessi in Rete.