Como, "Sosteniamoci" per le famiglie in difficoltà

L’invito ai privati ad aderire al fondo da parte di Confcooperative Insubria, anche contro il fenomeno dell’usura diffuso sul Lario

La presentazione del fondo "Sosteniamoci"

La presentazione del fondo "Sosteniamoci"

Como - Anche se in pochi lo sanno in provincia di Como ci sono 75mila Paperon de Paperoni che hanno una giacenza media sul loro conto corrente di personale di 250mila euro. In pratica un comasco su 9 è milionario mentre tra gli altri 8 c’è chi vive una vita normale e chi addirittura fatica ad arrivare a fine mese. "Il Covid ha reso tante famiglie più povere, secondo le stime che si possono trarre dalle richieste di aiuto che arrivano alle associazioni e agli enti, almeno il 50% delle famiglie è in difficoltà e il 36% non riesce ad arrivare a fine mese – spiega Michele Borzatta, vicepresidente di Confcooperative Insubria – Per questo insieme ad Acli, Ance Como, Cdo Como, Cna del Lario e della Brianza, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria abbiamo deciso di dare vita al Fondo Sosteniamoci, un progetto di social lending per consentire alla comunità di attivarsi e aiutare i propri membri in difficoltà".

Si può dare una mano in due modi: donando oppure concedendo un prestito a un altro privato, in questo caso una famiglia in difficoltà che si riceverà fino a un massimo di 5mila euro da restituire entro due anni con un tasso d’interesse minimo. I 75mila Paperoni comaschi che hanno sul loro conto corrente 250mila euro che non producono alcun tipo di interesse, ma anzi ogni anno si riducono, impegnando con la garanzia che verrà loro restituito una parte anche minima del loro capitale potrebbero risolvere i problemi di migliaia di famiglie in difficoltà. Le donazioni vengono raccolte attraverso l’alimentazione di un fondo rotativo dedicato al progetto ed attivato presso la Fondazione Italia per il Dono, struttura non profit che da anni offre servizi filantropici a livello nazionale e internazionale a tutti quei soggetti che vogliono dare organicità e coerenza alle loro erogazioni. Si potranno raccogliere donazioni per sostenere azioni di micro credito e alimentare un fondo di garanzia finalizzato a promuovere il prestito tra privati attraverso una piattaforma di social lending. Un’occasione per andare oltre la mera donazione e per incentivare la messa a disposizione di liquidità attraverso una piattaforma dedicata: un investimento etico a sostengo dei membri della propria comunità. "Chiunque può contribuire mettendo a disposizione parte della propria liquidità, anche piccole somme di denaro, che saranno restituite con un piccolo tasso di interesse – conclude Claudio Gerosa, vicepresidente di Confindustria Como - Alla base del processo c’è una logica mutualistica". Un modo per ridurre il fenomeno dell’usura, purtroppo particolarmente diffuso sul Lario.