Settore turistisco, dai buttafuori agli addetti nei locali: personale senza contratto

Le verifiche su 75 operatori hanno portato a scoprire il mancato rispetto delle norme, anche relative alla somministrazione di alcol ai minorenni

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In tre mesi, 75 imprese del settore turistico comasco sono passate sotto la lente degli ispettori del lavoro di Como, che hanno riscontrato irregolarità nel 90 per cento dei casi, soprattutto inerenti l’impiego di lavoratori in nero, o la loro mancata formazione. Le attività ispettive si svolgono spesso in sinergia con altre forze dell’ordine, in particolare con i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro.

Complessivamente, nei tre mesi estivi, sono state controllate 204 imprese di ogni settore e trovate 219 posizioni irregolari.

Due, in particolare, le operazioni di rilievo nei locali pubblici. La prima al Pura Vida di Como, dove sono stati trovati due lavoratori in nero che hanno portato alla temporanea sospensione dell’attività e alla loro immediata assunzione. È stata inoltre contestata la somministrazione di alcol a minorenni. La seconda al Lido di Bellagio, nei confronti della società che garantiva il servizio di sicurezza, la Safe Partner di Busto Arsizio, a cui sono risultati riconducibili i due buttafuori al lavoro nella discoteca e addetti al monitoraggio della sicurezza sul taxi boat, che non avevano regolare contratto di lavoro: anche in questo caso, sospensione temporanea dell’attività dell’agenzia.

Infine, un ulteriore settore su cui sono in corso accertamenti per verificare l’idoneità dei requisiti e delle mansioni, sono gli addetti al servizio di antitaccheggio impiegati nei supermercati e nei centri commerciali, che devono essere guardie giurate o comunque in possesso di speciali autorizzazioni.

Pa.Pi.