Sant’Anna verso il ritorno alla normalità, dopo l’ondata Covid

Como, nell’ospedale c’è da recuperare un arretrato di oltre 3mila interventi dopo lo stop per i lunghi mesi della pandemia

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Adesso che il Covid non fa più paura, almeno nelle corsie degli ospedali che sono tornati a svuotarsi, è tornato il momento di riprendere a occuparsi di tutte quelle patologie che sono state lasciate da parte nei mesi scorsi. Tra il 2019 e il 2020 le prestazioni erogate da Asst Lariana sono calate del 19,7%, passando da 3.898.187 a 3.131.705, una differenza di 766.482 servizi in cui sono ricompresi non solo gli esami, ma anche le operazioni che non è stato possibile svolgere a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia.

L’attività diagnostica ha subito un calo di un terzo, da 355.380 controlli compiuti nel 2019 a 251.722 del 2020, gli esami di laboratorio sono calati del 16,4%, la Neuropsichiatria ha perso l’8,5% dei propri interventi, la Riabilitazione il 32,1%, la Terapia il 17,3% mentre le visite sono scese del 30,2%. Su 5.644 interventi chirurgici 1.640 sono stati effettuati nei tempi corretti, 1.102 posticipati e riprogrammati a causa dell’emergenza sanitaria, mentre altri 2.902, quindi più della metà, sono ancora da riprogrammare. All’ospedale Sant’Anna si è passati da 10.090 interventi chirurgici nel 2019 a 6.871 nel corso del 2020, a Cantù si è scesi da 3.548 a 1.861, al vecchio Sant’Anna di Como le operazioni sono state 2.614 nel 2019 e 1.831 nel 2020, a Menaggio da 912 interventi si è scesi a 469.

"Con l’ospedale Sant’Anna individuato come Hub di riferimento provinciale per il Covid-19, è da oltre un anno che sosteniamo il peso dell’emergenza. Complessivamente, in tutte le nostre strutture, abbiamo assistito oltre 4mila pazienti Covid positivi. L’ospedale Sant’Anna, in particolare ha visto cannibalizzato oltre il 75% dei propri posti letto – spiega il direttore generale, Fabio Banfi -. Oggi, finalmente, possiamo ipotizzare che la fase emergenziale è superata e quindi è arrivato il momento della ripartenza e della riprogrammazione. Come richiesto da Regione Lombardia obiettivo del secondo semestre di quest’anno sarà aumentare la produzione dell’attività specialistica ambulatoriale e di ricovero programmato". Insieme all’ospedale Sant’Anna, e naturalmente tutti e tre i Pronto Soccorso, hanno dato il proprio apporto per la cura dei pazienti Covid il presidio di Cantù, quello di Mariano Comense dove è stata aperta una degenza di cure sub-acute, quello di via Napoleona, dove è stata attivata una degenza di comunità. Superata l’emergenza Asst Lariana è già al lavoro sul post Covid.

"Sul fronte dell’attività specialistica ambulatoriale dovremo garantire almeno il 90% della produzione erogata nel medesimo periodo del 2019 e per quanto riguarda l’attività di ricovero programmato in ambito chirurgico il 100% di quanto erogato nel medesimo periodo del 2019. Ripartiremo con orari prolungati per aumentare il numero delle visite specialistiche e organizzeremo le sale operatorie prevedendo interventi anche il sabato". Roberto Canali