ROBERTO CANALI
Cronaca

Ronago, torna la guerra dei valichi chiusi di notte

Per i ticinesi i furti sono colpa degli italiani: "I rapinatori entrano in macchina nei valichi incustoditi, mettono a segno il colpo e poi si dileguano nel Belpaese"

Controlli di notte

Controlli di notte

Ronago (Como), 5 aprile 2018 - Riaperte appena sei mesi fa e già da chiudere le frontiere di Pedrinate e Novazzano, almeno secondo la Lega dei Ticinesi che rilancia l’allarme sicurezza in relazione alle frontiere minori non presidiate. Un lunga storia iniziata tre anni fa e culminata, nella primavera dello scorso anno, nella decisione da parte delle autorità federali elvetiche di chiudere durante la notte i valichi per evitare le incursioni del cosiddetti «pendolari del crimine», ladri e rapinatori residenti in Italia ma pronti a colpire oltreconfine. L’esperimento, proseguito fino all’inizio di ottobre, è stato pagato soprattutto dai pendolari costretti a rivedere in maniera radicale le proprie abitudini per non correre il rischio di rimanere bloccati al loro rientro a casa.

«Nel corso del 2017 il numero di rapine in Canton Ticino è diminuito dell’11%, dappertutto tranne nell’area del Mendrisiotto dove il loro numero è aumentato dell’87%, ovvero quasi raddoppiato. Pare evidente che questo aumento dipende dalle frontiere spalancate – chiosa Lorenzo Quadri, deputato al Gran Consiglio per la Lega dei Ticinesi – I rapinatori entrano in macchina nei valichi incustoditi, mettono a segno il colpo e poi si dileguano nel Belpaese. Dobbiamo procedere con la chiusura delle frontiere, questo è certo. Perfino il Ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer ha detto che bisogna sospendere Schengen e reintrodurre i controlli sistematici sul confine». Dalla loro gli esponenti della Lega hanno anche la relazione del comandante della Polizia cantonale, Matteo Cocchi, secondo il quale è difficile negare una correlazione tra l’incremento di rapine e la vicinanza con la fascia di confine.

«Stiamo parlando di 17 colpi a distributori di benzina tutti in prossimità della frontiera – spiega – Fattore quest’ultimo che facilita la fuga dei malviventi verso la vicina Italia. In relazione a queste rapine sono stati effettuati sei arresti, con già due condanne, anche grazie all’ottima collaborazione con le forze dell’ordine italiane». Insomma se fosse per gli svizzeri le dogane minori si potrebbero chiudere anche domani, con buona pace di Ronago e Colverde dove temono di vedere di nuovo sigillati i cancelli dalle 23 alle 5.