Per la produzione d’idrogeno: "Attenti all’impianto fantasma nella sede ex Ideal Standard"

Legambiente Brescia ha trovato una localizzazione frugando nel sito di Ferrovienord . E avverte: la destinazione dell’area rimane residenziale, siamo contrari ai nuovi treni.

Per la produzione d’idrogeno: "Attenti all’impianto fantasma nella sede ex Ideal Standard"

Per la produzione d’idrogeno: "Attenti all’impianto fantasma nella sede ex Ideal Standard"

Qualche certezza in più potrebbe arrivare il 29 febbraio, quando i consigli di quartiere di Fiumicello e Primo Maggio incontreranno gli assessorati comunali all’Urbanistica, all’Ambiente e alla Mobilità. Intanto però Legambiente Brescia ha voluto sollevare il tema sulla possibilità che, nell’ex Ideal Standard, Ferrovienord realizzi uno dei tre impianti di produzione d’idrogeno per alimentare i treni del progetto H2Iseo (sulla Brescia-Iseo-Edolo).

"Un impianto fantasma – sottolinea Danilo Scaramella (nella foto), presidente di Legambiente Brescia – Fino a due mesi fa nessuno ne sapeva niente, ma frugando nel sito di Ferrovienord è emersa la localizzazione, a Ovest di Borgo San Giovanni". Per ora la destinazione urbanistica non è stata modificata (nel Pgt l’area ha destinazione residenziale), mentre da interlocuzioni di realtà del quartiere con la proprietà (Idea srl) si sa che dovrebbe sorgere un parco fotovoltaico.

"Di certo c’è però che i tre impianti di Iseo, Edolo e Brescia sono stati aggiudicati", evidenzia Scaramella. Leggendo i documenti, Legambiente Brescia ha rilevato che non ci sono i parametri per chiedere l’assoggettabilità dell’impianto a Valutazione di impatto ambientale, almeno secondo quanto scritto da Ferrovienord. Resta tuttavia da attendere il parere di Arpa, Ats, vigili del fuoco. Anche per questo il presidente del Cdq Primo Maggio, Michele Fabbri, presente all’assemblea di lunedì sera, ha sottolineato la necessità di attendere informazioni ufficiali su un progetto che non è ancora stato autorizzato.

"Abbiamo scelto di parlarne – sottolinea Scaramella – perché finora nessuno l’ha fatto. Ribadiamo le perplessità sull’intero progetto dei treni a idrogeno, soluzione che non è energeticamente e ambientalmente migliore. Quanto all’impianto di produzione idrogeno, le aree evidenziate nel progetto comprendono zone dove le persone possono stanziare come la biblioteca Uau, il parco antistante, il teatro. È opportuno che si capisca che si tratta di un impianto che crea criticità".

Federica Pacella