Pasqua sul Lario, boom e polemiche "Non possiamo aumentare l’offerta"

Il record di turisti durante le festività ha portato a galla il problema delle code e della gestione dei flussi. Navigazione soddisffatta. Qualche disagio per la funicolare che porta a Brunate: no all’incremento di corse.

di Roberto Canali

Un ponte di Pasqua da record quello appena trascorso sul Lario che ha fatto letteralmente il pieno di turisti lombardi e non, come si evince dai dati diffusi dalla Navigazione. A fronte dei 230mila passeggeri che hanno deciso di concedersi una gita sui tre grandi laghi lombardi il Lario da solo ha collezionato 106mila presenze (alle quali si aggiungono 4.500 auto trasportate sui traghetti), segue il Maggiore con 67.700 turisti e il Garda con 59.500. "Siamo molto soddisfatti - spiega il Gestore Governativo Donato Liguori - oggi raccogliamo i frutti di un lavoro importante fatto di sinergia e collaborazione con tutto il territorio e soprattutto dimostra la possibilità concreta di destagionalizzare l’offerta turistica".

Parte dei viaggiatori ha raggiunto la città in treno, spostandosi da Milano e dagli altri capoluoghi della Lombardia grazie al biglietto integrato treno-battello offerta grazie alla collaborazione con TreNord che sul Lario consente di navigare nel primo bacino dei rami di Como e di Lecco e muoversi alla scoperta del Centro Lago visitando Menaggio, Cadenabbia, Bellagio e Varenna. La maggior parte però ha raggiunto il Lario in auto e così il traffico sulle litoranee, Regina e Lariana in primis, è andato in tilt. Immancabili le polemiche a Como dove l’assalto dei turisti si è sommato ai cantieri sul lungolago e la partita della squadra cittadina con il Genoa.

"È evidente che una risposta al fenomeno, in crescita costante, non possa arrivare, almeno nel breve-medio termine, dalla realizzazione di nuove infrastrutture viabilistiche - chiede il gruppo di minoranza Svolta Civica -. Occorre intervenire sul piano dell’organizzazione dei flussi mettendo il tema della mobilità in cima all’agenda. Cosa che non è avvenuta e non sta avvenendo". Non sono le polemiche anche per i turisti in coda per salire sulla funicolare che porta a Brunate. "Lo stesso titolo di viaggio pone, a norma di legge, ogni viaggiatore sullo steso piano, chi prima arriva, prima viene imbarcato - spiega il presidente di Cpt Spa, Daniele Peduzzi -. L’acquisto di biglietto online comporta l’impossibilità di gestire i flussi all’interno delle stazioni, per questioni di sicurezza nell’area compresa tra la biglietteria e imbarco, si consente l’attesa solo ad un certo numero di passeggeri. Aumentare le corse significherebbe accorciare la vita dell’impianto e aumenterebbe i fermi per manutenzione". Insomma la coda è inevitabile.