Mariano Comense, arsenale e chili di droga nascosti nel box: pesanti condanne

Erano stati sequestrati 17 chili di cocaina ed eroina, due mitragliette e altrettante pistole, 200 munizioni e 8400 euro in contanti. Tre condannati.

Polizia

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Mariano Comense (Como), 9 maggio 2019 - Il loro arresto era scaturito da un controllo svolto dalla polizia a Mariano Comense a febbraio dello scorso anno, all’interno di un garage di via XX Settembre. Gli inquirenti della Squadra Mobile di Como e Milano, già impegnati in un’operazione di contrasto al traffico di droga, avevano fatto una verifica all’interno di quel deposito, il cui esito era andato al di là delle aspettative: il sequestro di 17 chili di cocaina ed eroina, due mitragliette e altrettante pistole, 200 munizioni e 8400 euro in contanti. Ora i tre uomini messi arrestati in relazione a quel ritrovamento, sono stati condannati al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato davanti al gup di Como Laura De Gregorio. Sette anni di reclusione per Jurgen Verbofshi, 19 anni residente a Meda, di origine albanese ma nato in Grecia (avvocato Corrado Viazzo), 9 anni e 8 mesi per Agim Proshka, 37 anni, domiciliato a Figino Serenza, e 5 anni per Edison Proshka, 27 anni di origine albanese e residente a Mariano Comense (avvocato Francesca Binaghi), quest’ultimo assolto dalle imputazioni relative alla detenzione di armi.

Nel primo pomeriggio del giorno degli arresti, i poliziotti li avevano visti arrivare su due differenti auto a Mariano Comense, in via XX Settembre dove è risultato che fossero diretti verso il garage poi perquisito. Già sull’auto guidata da Verbofshi, una Citroen C3, la polizia aveva trovato 5 chili di cocaina e 550 grammi di eroina. Nel garage era poi stato trovato un trolley contenete armi e altra droga: 6 chili e 600 grammi di cocaina, 3,8 di eroina, una mitragliatrice polacca 9.18, un’altra mitragliatrice calibro 7.62 e una pistola semiautomatica 9.18, un silenziatore, un revolver senza matricola, e circa 200 munizioni compatibili con le armi sequestrate. Estendendo i controlli, la polizia era arrivata lo stesso giorno all’abitazione da cui erano stati visti allontanarsi i primi due arrestati, sottoponendo a fermo di polizia giudiziaria Agim Proshka, a cui erano stati sequestrati 8400 euro, ritenuti di provenienza illecita. Il pubblico ministero Antonio Nalesso, che ha coordinato le indagini, aveva chiesto pene leggermente superiori. Paola Pioppi