Como, massacrata di botte per quattro anni dal marito: lei ritratta tutto

Dopo una serie di gravissime accuse, la donna ha negato i contenuti del verbale preso a suo tempo

Polizia

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Como, 3 gennaio 2019 - A fine febbraio era finito in carcere con l’accusa di una serie di gravissimi maltrattamenti alla moglie, che duravano da almeno quattro anni, anche in presenza dei figli piccoli. L’uomo, 47 anni di origine pakistana, era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Como, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti aggravati, chiesta dal sostituto procuratore di Como Massimo Astori.

Ma ieri la moglie, sentita a processo, ha ritrattato tutto: davanti al giudice ha affermato di non aver subito maltrattamenti, ha negato i contenuti del verbale preso a suo tempo, dichiarando che l’interprete non era stato chiaro con lei. Soprattutto, ha negato di essere stata picchiata dall’uomo: ad aprile 2017 aveva riportato la frattura del naso e un trauma alla testa, con trenta giorni di malattia, ma ieri ha detto di essere caduta da sola dopo una lite con la cognata. Il marito nel frattempo è stato scarcerato e ha un divieto di avvicinamento. Le accuse contro di lui parlano di insulti, calci assestati indossando scarpe antinfortunistiche, tentativi di strangolamento, controllo dei suoi spostamenti.