Lungolago senza progetto Pd: "Usate quello di Lucini"

Dopo quattro anni non si sa ancora nulla degli arredi e della pista ciclabile. L’unica cosa certa è che verranno sacrificati i tigli lungo la passeggiata

Migration

di Roberto Canali

In attesa di essere realizzato, in ritardo come ha comunicato nei giorni scorsi l’assessore regionale Massimo Sertori, il lungolago che verrà fa già discutere e litigare maggioranze e opposizione, specie dopo le affermazioni del sindaco Mario Landriscina che aveva addebitato al suo predecessore, Mario Lucini, una buona parte delle colpe sui ritardi nel progetto della nuova passeggiata. "Il centrodestra ha amministrato Como dal 1994 al 2012 e ora sono tornati dopo una pausa di cinque anni - denuncia la consigliera del Pd, Patrizia Lissi - Regione lombardia è stata obbligata nel 2017 a terminare le paratie seguendo un progetto molto simile a quello precedente, eccettuati alcuni cambiamento incomprensibili. Quattro anni dopo abbiamo appreso che non c’è ancora il progetto degli arredi. A questo punto tanto vale utilizzare il progetto pronto, studiato e approvato dall’amministrazione precedente". La cosa certa è che i comaschi dovranno dire addio ai tigli della passeggiata. Un sacrificio che secondo il sindaco Mario Landriscina era già contenuto nella versione precedente del progetto di sistemazione del lungolago. "È vero, ma in quel piano i tigli abbattuti venivano ripiantati praticamente quasi tutti - prosegue Patrizia Lissi (in foto sopra) - In questa nuova versione del lungolago ci sono altri 13 tigli che verranno abbattuti senza motivo. Basta guardarli per capire che gli alberi sono ammalati, probabilmente per colpa delle paratie". Non mancano i dubbi neppure sugli arredi veri e propri, ovvero le panchine e la pista ciclabile. "Come fidarsi di questa amministrazione che non ha voluto fare la dorsale del Pellegrino nonostante fossero disponibili finanziamenti per 1,5 milioni di euro? Come si collegherà questa pista ciclabile con la città? Il famoso progetto di ristrutturazione dei Giardini a Lago in pratica se lo dovranno pagare i comaschi con i loro soldi".

Secondo l’esponente del Pd calcolando che il progetto della nuova passeggiata non esiste ancora e che per approvarlo, una volta che sarà redatto, occorrerà il via libera della Soprintendenza, prima di poter inaugurare la nuova passeggiata ci vorranno ancora non meno di un paio d’anni. Il vero pericolo in realtà è molto più breve, quando tra pochi mesi inizierà la campagna elettorale per le amministrative di primavera e con Como al voto la campagna elettorale si farà di nuovo su paratie e lungolago.