Senza seggiolino, bimba morta in un incidente: la dinamica non è ancora chiara

Disposta una consulenza cinematica per far luce su quanto accaduto

Il luogo dell'incidente

Il luogo dell'incidente

Cantù (Como), 23 maggio 2017 - Una consulenza cinematica per ricostruire la dinamica dell’incidente costato la vita alla piccola Aurora Sigi, la bimba di sedici mesi morta nell’incidente avvenuto a Cantù la notte tra il 2 e 3 maggio scorso. I rilievi svolti dai carabinieri, non sono stati sufficienti a chiarire fino in fondo la dinamica esatta dell’incidente, avvenuto di notte e sotto la pioggia: per capire una serie di aspetti importanti di quello scontro frontale, sarà necessario svolgere una consulenza cinematica, che partendo appunto dai dati raccolti dai militari nell’immediatezza, farà una elaborazione che arrivi a calcolare velocità, traiettorie e posizioni esatte dei due veicoli al momento dell’impatto.  A dare l’incarico sarà il sostituto procuratore di Como Antonio Nalesso, titolare dell’indagine.

Accertamenti estremamente complessi, a causa di una serie di aspetti determinanti. Primo tra tutti, il fatto che la bimba viaggiava senza seggiolino, anche se ancora non c’è la certezza di dove fosse al momento dell’impatto: se davanti in braccio alla mamma, o sul sedile posteriore. Anche su questo sono ancora in corso gli esami, partendo dall’autopsia che, in base alle lesioni riscontrate, potrà stabilire come la piccola ha rimediato quelle ferite che le sono state fatali, e di conseguenza dove si trovava all’interno dell’abitacolo. Quel giorno stesso, era stato arrestato e poi messo ai domiciliari il conducente dell’auto finita contro quella della piccola vittima, F.P., operaio di 34 anni di Cantù.

Un provvedimento cautelare scattato in conseguenza del tasso alcolico che gli era stato trovato nel sangue, superiore a quello consentito, e tale da far scattare l’arresto in caso di omicidio stradale colposo. Era alla guida di una Skoda Fabia, che all’incrocio tra via Italia e via Rossini, si era scontrata con la Lancia Y10 dei genitori della piccola, durante una manovra di svolta, una decina di minuti prima di mezzanotte. Tuttavia, rispetto a quella prima ricostruzione e quanto era stato possibile rilevare quella notte e nelle ore successive, le indagini si presentano molto complesse, in una serie di sfumature che è fondamentale appurare, e che saranno determinanti nelle attribuzioni di responsabilità.