Il Lario fa un’altra vittima: ventenne si tuffa e non riemerge. Trovato sul fondale

Camara Tamba aveva 20 anni e lavorava nel lido vicino Forse stroncato da un malore

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Un tuffo nel lago, vicino al Lido di Faggeto dove aveva lavorato fino a poco tempo prima. Gli amici che lo vedono immergersi, ma Camara Tamba, ventenne di origine gambiana, non è più riemerso. Chi lo ha visto sparire nell’acqua ha aspettato qualche minuto, poi ha iniziato a preoccuparsi: i soccorsi sono stati chiamati pochi minuti dopo le 17, facendo partire le ricerche che, due ore dopo, hanno portato al suo ritrovamento. Il ragazzo era ormai senza vita, adagiato sul fondale poco distante dal punto in cui era stato visto immergersi. Non si sa cosa gli sia accaduto: per come si è svolto l’incidente, potrebbe aver avuto un malore, forse causato dal forte sbalzo termico tra la giornata torrida e la temperatura dell’acqua, di parecchi gradi inferiore. In piazza Cesare Scotti, il tratto di lago in cui è avvenuta la tragedia, si sono riuniti i soccorritori del 118 e i vigili del fuoco, che hanno fatto intervenire i sommozzatori.

Fin da subito si è temuto che fosse annegato. Con il passare del tempo, questa speranza iniziale si è sempre più indebolita, e i sommozzatori si sono immersi con la certezza di dover cercare il suo corpo. Gli amici, che erano presenti, hanno fornito informazioni su chi fosse, la sua identità, cosa ci faceva lì: aveva lavorato al lido nelle ore precedenti, poi si era voluto tuffare, per rinfrescarsi prima di andare a casa. Sapeva nuotare, non aveva paura dell’acqua. Verso il lago si è diretto con sicurezza, come aveva fatto tante altre volte. Per questo è molto probabile che sia stato colpito da un malore improvviso, che non gli ha lasciato nemmeno il tempo di chiedere aiuto. Ora il magistrato di turno della Procura di Como, valuterà se disporre accertamenti clinici per capire come è morto il ventenne. Pa.Pi.