Spuntano i "furbetti" del vaccino Covid: a casa ma non ne avevano diritto

L’Ats Insubria ha ricevuto 1519 richieste di inoculazione a domicilio ma ha verificato che in regola erano solo 658

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Como -  Alcuni sono furbetti del vaccino e altri devono aver fatto confusione con le prenotazioni, fatto sta che su 1519 pazienti che si sono prenotati in provincia di Como per ottenere la vaccinazione Covid a domicilio solo 658 ne avevano veramente diritto, il 43,3% delle richieste pervenute.

"Fare le vaccinazioni a domicilio costa 6 volte di più che convocare il paziente in un centro, per questo a fronte delle richieste abbiamo fatto un controllo girando i nominativi ai medici di base che li hanno in cura – spiega la dottoressa Ester Poncato, responsabile della programmazione della Campagna Vaccinale per Ats Insubria –. In provincia di Como il 58,9% sono risultati inappropriati".

In particolare il 38,4% dei pazienti allettati che hanno fatto richiesta aveva già ricevuto la vaccinazione, il 6,6% è risultato deceduto, il 22,3% non ha ricevuto la vaccinazione perché si è rifiutato o perché le sue condizioni di salute non gli consentivano il trattamento e il 7,4% è stato ritenuto trasportabile dal medico curante. "Entro la fine della prossima settimana vaccineremo tutti gli over 80 che ne hanno diritto – conclude la dottoressa Poncato –. Stiamo utilizzando quattro auto di Ats e il camper, contiamo di terminare entro lunedì o martedì. Poi dovremo sottoporre a trattamento gli under 80 non autonomi, circa 1000 persone che verranno valutate attraverso i loro medici di base per essere vaccinate entro la fine del mese".