Frode fiscale, la Finanza sequestra 2,7 milioni

Il provvedimento a carico di un imprenditore romeno per una presunta truffa

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Ammonta a oltre 2 milioni e 700mila euro il valore del sequestro preventivo eseguito dai finanzieri della compagnia di Olgiate Comasco, a carico di Alexandru Hojda, imprenditore di 37 anni residente a Sesto San Giovanni, legale rappresentante della Edilalex, impresa edile con sede a Cologno Monzese. L’indagine, per la quale è ipotizzato il reato di truffa continuata, è iniziata in seguito a un ordinario controllo in materia di lavoro sommerso, in un cantiere edile di Beregazzo con Figliaro, per verificare la corretta contrattualizzazione dei lavoratori.

È così emerso che la società avrebbe avuto alle sue dipendenze, dal 2015 al 2021, circa 75 operai, inquadrati come lavoratori subordinati, ma temporaneamente distaccati da una azienda di diritto rumeno, in osservanza di una specifica legge del 2016 che regolamenta il distacco transnazionale di lavoratori, che consente alle imprese con sede legale nei Paesi Europei, di distaccare temporaneamente i propri lavoratori dipendenti a favore di altre imprese, sempre all’interno dell’Ue, mantenendo tuttavia il profilo fiscale e contributivo nel Paese distaccante.

In questo caso i lavoratori, che erano dichiarati come distaccati di una azienda rumena, vivevano in Italia, assieme alle loro famiglie, già da moltissimi anni. Inoltre alcuni di loro, pur percependo regolarmente lo stipendio, erano riusciti a richiedere e ottenere il reddito di cittadinanza: perché dichiarando il rapporto di lavoro esclusivamente alle autorità rumene, in Italia risultavano del tutto disoccupati.

Le verifiche svolte dalla Gdf, hanno quindi portato a ipotizzare che la scelta imprenditoriale di impiegare personale formalmente inquadrato da una azienda rumena, fosse finalizzata all’evasione di contributi e previdenza, in quanto sottoposta ad aliquote molto inferiori a quelle italiane.

Secondo gli investigatori, i rapporti con l’azienda rumena, risultata del tutto inesistente, sarebbero stati gestiti dallo stesso Hojda in un ufficio a casa.

Il gip di Monza ha ora disposto il sequestro del presunto danno prodotto allo Stato italiano, calcolato in due milioni e 748mila euro. Al momento è stato sequestrato denaro contante per circa 830mila euro e un’abitazione di Sesto San Giovanni del valore di oltre 600mila euro. Pa.Pi.