Brogeda, scambiato per un pericoloso killer russo e fermato in dogana

La disavventura a lieto fine di un cittadino greco di Chiasso confuso con un mafioso

Il valico di Brogeda

Il valico di Brogeda

Como -  Alla dogana di Brogeda , mentre entrava in Italia, lo hanno fermato con l’accusa di essere il destinatario di un ordine di cattura internazionale, che porta il nome di Akakly Kacharava, cittadino russo, per un omicidio commesso 14 anni fa. Un provvedimento che risale al 2012, eseguito nel fine settimana, secondo il quale l’uomo è sospettato di essere un membro di un’organizzazione mafiosa dello stato del Komi, nei pressi di Mosca che, il 15 maggio 2007, avrebbe partecipato a un agguato mortale costato la vita a tale Alexander Ismagzamov. L’omicidio si sarebbe consumato durante la guerra interna all’organizzazione a cui faceva capo Kacharava, specializzata in sfruttamento della prostituzione, estorsioni e traffico di droga.

Ma davanti al giudice della Corte d’Appello di Milano che lo ha interrogato, l’uomo, assistito dall’avvocato comasco Arnaldo Giudici, ha raccontato una storia ben diversa, sostenendo di essere vittima di uno scambio di persona. Il suo nome sarebbe infatti Konstantinos Akritidis, cittadino greco residente a Chiasso, come ha confermato il passaporto esibito al momento dell’arresto, la cui autenticità nel frattempo è stata confermata dalle autorità greche. Risulta così che Akritidis è nato in Russia nel 1965, da genitori greci.